Riscaldamento domestico
Gb: la heat map per il risparmio energetico
La mappa firmata dal Dipartimento per l'Energia e il Cambiamento climatico servirà a incentivare infrastrutture efficienti come il teleriscaldamento
Il calore generato dalle caldaie residenziali è fra i principali responsabili delle emissioni di carbonio nell’atmosfera. Conoscere le aree in cui tali emissioni sono prodotte a livello locale consente di ottenere un significativo risparmio energetico, ma una mappatura può essere costosa – tra le 5.000 e le 60.000 sterline – e non tutte le amministrazioni distrettuali possono permettersela.
Per aggirare il problema, il Dipartimento per l’Energia e il Cambiamento climatico del Regno Unito ha avuto un’idea: creare una “mappa del calore” nazionale.
Sviluppata dal Centro per l’Energia Sostenibile, la Heat Map (dall’inglese heat: calore) integra una serie di dati dettagliati in grado di quantificare il calore generato dagli edifici dell’intero Regno Unito. La pianta si basa su rilevazioni condotte su abitazioni singole, edifici pubblici, privati ed industriali ma – i progettisti assicurano – senza alcuna violazione della privacy per gli abitanti.
Ad una prima occhiata, le macchie rosse sulla cartina identificano il consumo di BTU in Inghilterra (ndr: Il BTU o british thermal unit è un unità di misura dell’energia usata nei sistemi di riscaldamento di Stati Uniti e UK). Zoommando sulla mappa, poi, si osserva un’ampia fascia di macchie colorate che indicano il consumo energetico specifico attribuibile a ciascun edificio. Impostando una serie di filtri è inoltre possibile distinguere gli edifici per tipologia e localizzare gli impianti termici, di cogenerazione di calore o le centrali elettriche dislocate nel paese.
La fotografia messa a disposizione dalla mappa servirà ad incentivare la nascita di impianti di riscaldamento centralizzati ed efficienti. Da oggi i governi locali potranno sviluppare piani regolatori razionali e indirizzare politiche energetiche mirate, risparmiando tempo e denaro per la raccolta dei dati.
Non solo. La mappa assolve anche ad una funzione più generale: combinando la posizione di tutti gli edifici di proprietà pubblica con l’uso di calore a livello locale, la mappa ci consegna una rappresentazione del paese del tutto inedita. Essa mostra i chilowattora per metro quadrato di tutte le 388 autorità locali che costituiscono il Regno Unito.
I cittadini britannici potranno così rendersi conto con un colpo d’occhio di come è distribuita l’energia nel proprio quartiere. Sebbene la precisione delle misurazioni per ogni singolo edificio sia difficile da stabilire, la nuova Heat Map costituisce senza dubbio uno strumento originale per certificare i consumi di energia di una intera nazione.
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L'autore
Camilla Mastellari
29 anni, Camilla Mastellari è giornalista e si occupa di comunicazione dal 2006. In veste di redattrice freelance ha scritto e continua a scrivere di temi quali ecosostenibilità, tecnologie nei paesi in via di sviluppo e giustizia sociale. Laureata in lingue e letterature straniere è nata a Torino, ma vive a Milano da almeno un decennio.
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