Il più grande impianto solare del mondo è arabo

Secondo l’ultimo rapporto Epia, presentato al Solarexpo di Verona, nel mondo l’uso di energia solare e fotovoltaica potrebbe passare dal 200% al 400% nei prossimi cinque anni. Gli esperti concordano nel ritenere che la superiorità Europea nel mercato del fotovoltaico sia destinata a cedere rapidamente il passo a paesi emergenti quali Cina e India, ma anche America Latina e Medio Oriente.

L’Arabia Saudita, in particolare, si candida a raggiungere negli anni a venire la leadership in questo settore, grazie alla disponibilità di ingenti capitali e ad una solida propensione agli investimenti, alimentata da una forte crescita della domanda interna. E infatti, all’inizio del 2013, il ricco regno del petrolio ha in programma di annunciare un piano per ottenere fino al 10% dell’elettricità dal solare entro il 2020. Una politica più aggressiva di quella adottata da tanti paesi europei.

La ragione, come ricorda la Cnn, è principalmente economica: i sauditi generano oggi oltre il 50% della loro energia dalla combustione del petrolio, con consumi che sfiorano fino a un ottavo della produzione totale dell’oro nero nel paese. Questo approccio è destinato a cambiare presto, in ragione delle mutate disponibilità di risorse non rinnovabili: oggi, con il petrolio che ha raggiunto i 100 dollari al barile, anche al regno arabo risulta più conveniente puntare su forme alternative di energia, come il solare, destinando (a caro prezzo) il petrolio alle esportazioni sui mercati mondiali.

Questa circostanza, unita al fatto che i consumi di elettricità sono destinati a raddoppiare nei prossimi 10 anni, ha ingolosito le società di impianti fotovoltaici di tutto il mondo che – alle prese con la contrazione degli incentivi al solare in paesi come l’Italia – vedono nell’Arabia Saudita una opportunità vantaggiosa.

La grande corsa alle rinnovabili, e al solare in particolare, è già in atto. Ne è la prova un recente progetto destinato a fare notizia per i suoi record: presso Riyad, infatti, è sorto il più grande impianto solare termico del mondo. L’impianto, le cui dimensioni superano quasi del doppio quelle dell’ex numero uno, il sito danese di Marstal, dovrà alimentare la Noura Bint Abdulrahman University, il più grande ateneo per sole donne del mondo (ecco un altro record).

I 14 milioni di dollari che hanno finanziato il progetto serviranno a produrre sufficiente energia per le 40.000 studentesse del campus universitario. I pannelli solari, disegnati dalla società austriaca GREENoneTEC, hanno una superficie complessiva di 36.000 m2 e dimensioni tali da sfruttare a pieno il sole che brilla sull’altopiano del Najd: ognuno di essi misura 10 metri quadrati e pesa 170 chili. Con un tasso di assorbimento del 95%, sono sufficientemente solidi da resistere alle tempeste di sabbia che si abbattono di frequente sul deserto di Riyad.

Le tecnologie per il risparmio energetico incorporate nel design dell’università dovrebbero garantire un risparmio annuale di 125 milioni di chilogrammi di carbonio, rendendo il campus il più sostenibile di tutta l’Arabia, oltre che una scintillante vetrina internazionale per l’innovazione ambientale.