Fonti pulite
Rinnovabili, quattro tecnologie alla portata di tutti per abbattere i consumi
Le fonti rinnovabili, segnal MceLab, possono garantire a tutti gli utenti un abbattimento dei consumi
Al di là dei grandi discorsi e dei dibattiti in materia, in che modo le rinnovabili possono aiutare i consumatori a rispettare l’ambiente e a ottenere bollette più leggere? MceLab ha selezionato quattro azioni concrete che tutti quanti gli utenti possono mettere in atto. La prima è l’installazione di un impianto solare termico, il cui costo, per una famiglia di 3-5 persone si aggira tra i 4.500 e i 5.500 euro. Come noto, questa tecnologia assorbe l’energia solare e la utilizza per scaldare l’acqua senza emissioni inquinanti. Un impianto di 4 mq, ideale per una famiglia di 3 persone, permette di evitare l’emissione di oltre 1.500 kg di CO2 l’anno e riesce a coprire circa il 70% del fabbisogno medio di acqua calda sanitaria della famiglia. Il solare termico può essere utilizzato anche per contribuire al riscaldamento domestico in abitazioni dotate di un impianto che funziona a bassa temperatura, come il riscaldamento a pavimento, arrivando così a coprire fino al 30% del consumo termico complessivo di una casa (acqua calda sanitaria + riscaldamento).
In maniera analoga, l’installazione di un impianto fotovoltaico da 1 kW può arrivare a produrre il 40% dei consumi elettrici medi di una famiglia di 3-4 persone. Meno conosciuti ma non per questo meno importanti sono gli impianti geotermici a bassa entalpia, che racchiudono in un unico sistema le funzioni di due diversi apparecchi: le caldaie e i condizionatori. Questo tipo di impianti, che sfruttano l’energia termica immagazzinata nel sottosuolo, portano a un beneficio sia economico che ambientale. In particolare, se si ha la possibilità di accedere al sottosuolo e non ci sono vincoli alla perforazione del terreno circostante l’abitazione per inserire le sonde geotermiche, si può valutare concretamente la possibilità di ricorrere a questo tipo di tecnologia.
L’ultima possibilità tecnologica è quella degli scaldacqua a pompa di calore, che come aspetto somigliano ai tradizionali scaldabagni elettrici o a gas, ma assicurano un risparmio fino al 75% in più sul consumo energetico e, di conseguenza, sulla bolletta. Infatti, prelevano l’energia termica contenuta nell’aria e la trasferiscono all’acqua riscaldandola, con un meccanismo simile a quello di un frigorifero ma in maniera invertita. Possono essere posizionati sul pavimento o con presa a parete per un minore ingombro. Infine, occorre non dimenticare che tutti questi impianti hanno diritto all’accesso al cosiddetto Ecobonus, ossia agli sgravi fiscali (65% e 50%) che consentono l’abbattimento delle spese di investimento iniziali.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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