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Secondo Legambiente in Italia il 100% dei comuni sono rinnovabili

Energia pulita

Le rinnovabili avanzano ma a ritmo più lento

In tutti gli 8047 comuni italiani è presente almeno un impianto da fonti pulite. Ma secondo Legambiente le nuove installazioni vanno a rilento per ragioni normative

Scritto da il 15 maggio 2015 alle 9:00 | 0 commenti

Le rinnovabili avanzano ma a ritmo più lento

L’avanzata delle rinnovabili sul territorio nazionale prosegue, anche se a un ritmo inferiore rispetto a quello degli anni passati. Come messo in luce dall’annuale rapporto di Legambiente, ormai in tutti gli 8.047 Comuni italiani è presente almeno un impianto da fonti pulite, anche se, a dire il vero, il traguardo del 100% era in realtà già stato raggiunto nel 2013. Complessivamente in Italia nel 2014 le fonti pulite hanno contribuito a soddisfare il 38,2% dei consumi elettrici complessivi (nel 2005 si era al 15,4) e il 16% dei consumi energetici finali (quando nel 2005 eravamo al 5,3%). Oggi l’Italia è il primo Paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici (ad aprile 2015 oltre l’11%).

Legambiente, però, fa notare come i ritmi attuali di crescita delle rinnovabili siano molto inferiori rispetto al passato: per il fotovoltaico negli ultimi due anni sono stati installati 1.864 MW contro i 13.194 del biennio 2011-2012, nell’eolico sono stati installati 170 MW nel 2014 contro una media di 770 degli anni passati; dati simili interessano il mini idroelettrico e le altre fonti. Un rallentamento che, secondo l’associazione è dovuto ai problemi normativi, ma che, in primis, dipende dalla progressiva fine della stagione degli incentivi diretti, che fin dall’inizio si sapeva sarebbe dovuta essere a termine. Dunque il bicchiere, a parte forse il caso dell’eolico, deve essere visto più come mezzo pieno che come mezzo vuoto, visto che le rinnovabili italiane stanno comunque continuando a svilupparsi in un momento di sostegno pubblico declinante e di consumi elettrici decrescenti.

I casi di eccellenza, poi, non mancano: quest’anno il premio “Comuni Rinnovabili 2015” è andato a Campo Tures, uno dei 35 Comuni 100% rinnovabili in Italia, ossia quelli nei quali le fonti rinnovabili installate riescono a superare i fabbisogni sia elettrici che termici dei cittadini (riscaldamento delle case, acqua calda per usi sanitari, elettricità), attraverso impianti a biomasse e geotermici allacciati a reti di teleriscaldamento. Questa realtà altoatesina che è riuscita a portare avanti una lungimirante politica di interventi che ha permesso di arrivare a soddisfare l’intero fabbisogno energetico del territorio grazie a un mix di 7 tecnologie da fonti rinnovabili elettriche e termiche e alla gestione locale dell’intera filiera energetica (sia la rete elettrica che quella di teleriscaldamento sono di proprietà comunale). Nel Comune, di circa 5.200 abitanti, una cooperativa energetica con 1.500 soci tra cui lo stesso Comune, serve le circa 2.000 utenze, sia per la parte elettrica che per quella termica, con un risparmio medio del 30% rispetto ai prezzi di mercato. L’obiettivo ora è diventare un Comune a emissioni zero. Per questo, raggiunta l’autonomia energetica, l’amministrazione sta iniziando a lavorare sulla mobilità sostenibile con l’introduzione di mezzi pubblici a trazione elettrica e distributori con carburanti alternativi, dal biogas all’idrogeno.

“Questi risultati dimostrano quanto oggi uno scenario energetico incentrato su fonti rinnovabili e efficienza energetica sia già realtà e nell’interesse di un Paese come l’Italia. – ha commentato Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente -. Ora occorre aprire una seconda fase di questa rivoluzione energetica dal basso che possa cogliere tutte le opportunità legate alla riduzione dei costi delle tecnologie, eliminando tutte le barriere che oggi questi progetti si trovano di fronte”.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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