Tekneco #16 - soluzione geotermia
Questo caldo è per tutti
L’utilizzo della geotermia a bassa entalpia nell’edilizia è ormai una realtà consolidata, tanto che sono numerosi i progetti già realizzati, con vantaggi economici per gli utenti
L’utilizzo della geotermia a bassa entalpia nell’edilizia non è solo un’utopia, ma qualcosa di estremamente concreto ormai da alcuni anni. Oltre al comparto residenziale, anche gli edifici del settore terziario sono particolarmente adatti all’utilizzo di pompe di calore geotermiche per via degli elevati fabbisogni non solo di riscaldamento ma soprattutto di raffrescamento estivo. Un caso esemplare è quello di Ikea Italia che, in linea con la sua politica tradizionalmente “green”, ha realizzato nel nostro Paese alcuni punti vendita dotati di impianti di geoscambio a bassa entalpia, tra i più grandi d’Europa. Più nel dettaglio, cinque punti vendita sono equipaggiati con un impianto di geoscambio, tre a ciclo chiuso e due a ciclo aperto. I negozi con impianti a ciclo chiuso sono Corsico (MI), Parma e Rimini; quelli a ciclo aperto, Collegno (TO) e San Giuliano (MI). Entrambe le tipologie sono in grado, attraverso l’ausilio di pompe di calore, di estrarre o cedere calore da/a un sistema (sottosuolo o acqua) per riscaldare o raffrescare il negozio, in funzione delle condizioni climatiche. Nel caso degli impianti a ciclo chiuso, lo scambio termico viene veicolato attraverso l’acqua contenuta in tubi chiusi inseriti nel terreno fino a decine di metri di profondità. Negli impianti a ciclo aperto, invece, lo scambio termico avviene con l’acqua prelevata direttamente dal suolo, tramite l’ausilio di idonei pozzi di emungimento. Ciascun impianto è in grado di coprire quasi completamente le necessità di raffrescamento e riscaldamento dei grandi punti vendita della Casa svedese. Soltanto in casi estremi, come in estati particolarmente calde, entrano in funzione impianti ausiliari, così da mantenere sempre una temperatura gradevole all’interno dello store. Altri progetti interessanti in ambito terziario sono quello di Conselice, in provincia di Ravenna, dove nel settembre 2013 è stato inaugurato il supermercato InCoop dalla Coop Adriatica, capace di contenere del 40% i consumi energetici e di ridurre del 40% le emissioni inquinanti, proprio attraverso un sistema di riscaldamento e condizionamento tramite pompa di calore geotermica, in grado di prevedere differenti zone climatiche in funzione delle attività che si svolgono nelle diverse aree del negozio. Passando all’estero, in Austria, nella regione meridionale della Carinzia, nel 2007 è stato realizzato Atrio, definito “il centro commerciale più sostenibile del mondo”, tanto da aver ricevuto tra il 2007 e il 2011 ben sette premi internazionali per la sostenibilità e la responsabilità sociale. Nel complesso austriaco il calore della terra viene reperito attraverso 652 pali trivellati che sostengono le fondamenta della struttura. Il calore è raccolto dal terreno e accumulato per poterlo sfruttare durante tutto l’anno: nei mesi freddi per il riscaldamento e nei periodi più caldi per il raffrescamento dell’edificio. Grazie all’impiego della geotermia, Atrio copre circa la metà del proprio fabbisogno energetico, evitando così l’immissione in atmosfera di 500 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Per quanto riguarda l’ambito residenziale, a Roma c’è da segnalare il caso del complesso immobiliare Rinascimento Terzo, realizzato dal Gruppo Mezzaroma. Già da due anni 266 appartamenti sono serviti da un impianto di ultima generazione (definito dall’azienda come il più grande d’Europa), mentre al termine dei lavori saranno ben 20 gli edifici alimentati, per complessivi 950 alloggi. All’interno del Rinascimento Terzo l’impiego della geotermia fornisce alle abitazioni il riscaldamento e il raffrescamento, attraverso un campo di geoscambio composto da 190 geosonde che raggiungono i 150 metri di profondità senza interferire con la falda acquifera. Il caso è importante perché dà un’idea dei vantaggi economici garantiti dal geotermico alle famiglie: nei primi due anni di vita della residenza c’è stato un risparmio economico in bolletta del 40% rispetto a edifici di analoghe dimensioni che non utilizzano energia verde. Assumendo che la domanda energetica degli appartamenti tradizionali abbia un costo medio in bolletta di 1.770 euro l’anno, quella degli inquilini del Rinascimento Terzo si aggira intorno ai 1.000 euro. Non si deve, però, pensare che il geotermico sia riservato solo all’edilizia “di lusso”: nei mesi scorsi a Brescia, in località Sanpolino, è stato realizzato il complesso residenziale Bird, un progetto di edilizia residenziale promosso da Regione Lombardia, Aler di Brescia e Comune di Brescia per rispondere alle esigenze abitative degli anziani. Per riscaldare in inverno, raffrescare in estate e produrre acqua calda sanitaria per i 52 alloggi e il centro servizi, è stato installato un parco di 86 speciali sonde a spirale a servizio di tre centrali geotermiche, per una potenza termica di 113,4 kW e 290.531 kwh di energia prodotta annualmente; grazie all’abbinamento con il fotovoltaico, si evita ogni anno l’immissione in atmosfera di 75 tonnellate di anidride carbonica. Il geotermico, però, è adatto non solo alle nuove abitazioni, ma anche alle ristrutturazioni edilizie: nel centro storico di Figline Valdarno (FI), una serie di edifici antecedenti al 1900 sono stati riconvertiti nella struttura “Giardino dei piccoli”, per un totale di 39 unità abitative di varie metrature. La geotermia gioca un ruolo molto importante: l’impianto qui realizzato è costituito da 48 sonde verticali inserite nel terreno a una profondità di 126 metri e un locale tecnico contenente due pompe geotermiche, una da 195 kW per la climatizzazione (riscaldamento/ raffrescamento), una da 33 kW per la produzione acqua calda sanitaria e relativi accumulatori a puffers. L’impianto è stato ideato per poter fornire il 100% di riscaldamento, raffrescamento/deumidificazione e acqua calda sanitaria durante le varie fasi climatiche annuali. Il comfort abitativo è garantito dal sistema radiante a pavimento installato, mentre il risparmio economico nella gestione dell’impianto è assicurato principalmente dal COP (Coefficient of Performance) della macchina geotermica, ma anche dai contabilizzatori e dai termostati delle unità abitative.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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Demetre mitracos
scrive il 11 aprile 2015 alle ore 18:52
Il nostro studio ha progettato impianto geotermico nel centro storico di Morcone (BN) con numero 5 sonde da 142 metri cadauna per riscaldare e produrre Acqua Calda Sanitaria per l'alimentazione di sette abitazioni . L'intervento è in corso di realizzazione