Statistiche
Per gli italiani una bolletta energetica da 1600 euro l’anno
Secondo l'Istat la maggioranza della spesa delle famiglie se ne va via in riscaldamento. Ma la maggioranza degli interventi di efficientamento è concentrata sull'elettricità
Gli italiani non hanno torto quando si lamentano delle eccessive spese energetiche. È questa la prima impressione che si ricava dalla lettura del report Istat sui consumi energetici delle famiglie italiane, che sintetizza , con una serie di dati e percentuali, le caratteristiche del rapporto degli italiani con l’energia. Il dato sulla spesa è abbastanza impressionante: nel 2013, le famiglie hanno complessivamente speso per il fabbisogno energetico oltre 42 miliardi di euro, più di una abbondante manovra finanziaria, con una spesa media per famiglia pari a 1.635 euro. Di questi, solo il 35% è legato all’elettricità, il resto è invece legato al riscaldamento delle abitazioni. La spesa per consumi energetici delle famiglie è più elevata al Nord e più contenuta nel Mezzogiorno, con un differenziale che supera i 400 euro (30% in più delle spese sostenute nel Mezzogiorno).
Perché questa differenza? Ovviamente sui conti incide molto l’esborso medio per il riscaldamento, date le temperature più rigide e l’inverno più lungo presente nel Settentrione del Paese. Anche perché la quasi totalità delle famiglie italiane risiede in abitazioni dotate di impianto di riscaldamento degli ambienti e dell’acqua, mentre i sistemi per il raffrescamento risultano meno diffusi; ne sono in possesso solo 3 famiglie su 10. Un dato sicuramente significativo, dato il clima mediterraneo che caratterizza gran parte del Belpaese. Dunque esistono numerosi spazi per gli operatori in questo settore.
Tornando invece al riscaldamento la tipologia di impianto più diffuso è l’autonomo, sia per riscaldare gli ambienti (lo utilizzano 66 famiglie su 100), sia per l’acqua calda (74). La principale fonte energetica di alimentazione degli impianti di riscaldamento dell’abitazione e dell’acqua è il metano, utilizzato da oltre il 70% delle famiglie. Il 14,5% delle famiglie utilizza le biomasse, mentre Gpl, energia elettrica e gasolio hanno un ruolo complessivamente marginale. Lo studio dell’Istat interviene anche in materia di efficienza energetica: il primo dato è che le lampadine a risparmio energetico rappresentano ben il 72% delle lampadine utilizzate dalle famiglie italiane, mentre quelle tradizionali continuano a rappresentare il restante 28%, nonostante non vengano più commercializzate dal 2010.
Infine l’Istat evidenzia dove si sono diretti gli investimenti delle famiglie che hanno effettuato interventi di efficientamento negli ultimi cinque anni: nonostante il peso inferiore nella bolletta complessiva, oltre la metà si è dedicata a ridurre le spese per l’energia elettrica. Il riscaldamento domestico, che pure incide così tanto sui consumi finali, ha raccolto l’interesse soltanto del 21% delle famiglie “attente all’efficienza”.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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