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Fonti pulite

Nuovo appello contro l’aumento della tassazione nelle bioenergie

Secondo Free e Agrinsieme il provvedimento rischia anche di vanificare la crescita del biometano

Scritto da il 12 maggio 2014 alle 10:30 | 0 commenti

Nuovo appello contro l’aumento della tassazione nelle bioenergie

Free e Agrinsieme richiedono una revisione delle norme che sono andate a colpire il settore delle bioenergie, imponendo una tassazione sui ricavi della produzione energetica del 25% (cinque volte l’imposta precedente) già a partire dal periodo d’imposta 2014.  ”Il provvedimento – spiegano Free e Agrinsieme in una nota congiunta – oltre a riproporre per l’ennesima volta la inaccettabile prassi dei provvedimenti retroattivi, compromette l’attività di produzione energetica connessa al mondo agricolo e zootecnico, con ripercussioni economiche e occupazionali inaccettabili”.

Le imprese agricole italiane, ricordano Free e Agrinsieme, “si sono fidate di un contratto siglato con lo Stato e hanno investito in modo convinto sulla green economy. Più di 1.200 MW di biogas e biomasse installati nel solo settore agricolo, almeno 2.700 MW di impianti fotovoltaici installati in agricoltura. Un investimento di circa 6,8 milioni ogni MW installato per gli impianti a biogas e biomasse (quasi 8 miliardi complessivi); circa 13 miliardi nel settore del fotovoltaico agricolo. Nel solo settore del biogas gli addetti impiegati stabilmente sono piu’ di 10 mila, senza contare l’indotto generato nel settore industriale e della meccanica agraria”. Secondo le due associazioni di categoria, inoltre, il rischio è quello di vanificare le prospettive future di sviluppo di energia termica da biomasse e del biometano da parte delle imprese agricole (su cui ci sono molte aspettative). “Le misure inoltre non tengono conto dello stretto legame tra produzione di energia e imprese agricole – prosegue la nota – che a fini energetici utilizzano sottoprodotti, residui e rifiuti, con benefici anche per l’ambiente. Oltretutto si tratta di un provvedimento di poco successivo a quello denominato ‘Destinazione Italia’, che ha eliminato i prezzi minimi garantiti sulla vendita dell’energia e ha introdotto la rimodulazione al ribasso degli incentivi”.

La possibilità che arrivi una modifica del provvedimento sono però davvero minime: l’aumento della tassazione per le bioenergie fa parte delle tanto contestate “coperture” a sostegno dei famosi 80 euro in busta paga, dunque appare difficile che il Governo Renzi possa rispondere positivamente all’appello delle due associazioni.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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