Energie rinnovabili
L’Italia è prima in Europa per la geotermia elettrica
Secondo un recente studio gli 875 MW installati valgono anche il quinto posto mondiale. Ma la costruzione di nuovi impianti è ferma
Grazie alla geotermia toscana di l’Italia è nella top five mondiale dei produttori di elettricità da questa fonte rinnovabile. A dirlo è il rapporto dal titolo Another Kind of green che, riferito al 2012, colloca l’Italia in quinta posizione nel ranking mondiale con una potenza installata pari a 875 MW (tutta in Toscana), mentre è prima nel contesto europeo. I dati italiani del primo quadrimestre 2014, peraltro, evidenziano una crescita percentuale della produzione geotermoelettrica del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2013, anno in cui la generazione (tutta marchiata Enel Green Power) aveva già fatto segnare il record assoluto nella storia della geotermia con 5.301 GWh prodotti in Toscana nell’anno solare. Numeri che soddisfano più del 26,5% del fabbisogno energetico regionale e che fanno della geotermia toscana un’eccellenza nel panorama mondiale.
“La geotermia toscana – ha detto Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power – si conferma una risorsa fondamentale per la nostra regione, sia in termini elettrici che termici, ma anche per fare della Toscana un punto di riferimento nel panorama mondiale scientifico ed energetico. La Toscana detiene il know how della geotermia e costituisce il modello a cui ispirarsi per tutti coloro che in qualsiasi parte del pianeta intraprendono l’attività geotermica”.
Nonostante questi indubbi successi, la produzione geotermica ad alta entalpia in Italia vive come minimo una fase di stallo, al di là della crescita della produzione elettrica degli impianti toscani, dovuta più che altro al miglioramento dell’efficienza produttiva. Da un po’ di anni a questa parte, infatti il numero delle centrali operative resta sempre inchiodato a quota 32, mentre invece solare ed eolico in questi anni hanno messo a segno a crescite significative. Alcune riforme normative negli anni scorsi avevano fatto immaginare possibile un’espansione della geotermia elettrica anche al di fuori dei confini toscani (Lazio, Campania, ecc) ma, in realtà i progetti al momento restano in buona sostanza sulla carta. Forse il vero futuro della geotermia risiede nella bassa entalpia, ossia nell’implementazione degli usi diretti del calore geotermico, soprattutto nell’ambito del riscaldamento/climatizzazione domestica di piccole e medie utenze e del teleriscaldamento urbano, con scenari che appaiono favorevoli anche per l’utilizzo del calore geotermico nel settore industriale e agricolo.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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