Tekneco #11 – Sostenibilità
L’Europa guarda al 2050 per energia e ambiente
Con l’approvazione della Roadmap Energy, l’Europarlamento darà grande spazio a rinnovabili, efficienza energetica e decarbonizzazione
L’Unione Europea si sta rapidamente avvicinando al 2020, anno in cui è prevista la fine del Pacchetto clima-energia, il dispositivo di promozione delle energie rinnovabili e del taglio delle emissioni di C02 nei 27 Stati membri. I progressi dei singoli Paesi sono stati abbastanza significativi ma, a meno di sette anni da questa scadenza, è chiaro che bisogna guardare a più lungo termine per dare un seguito a questo percorso.
In quest’ottica lo scorso 24 gennaio la commissione all’Industria e all’energia del Parlamento europeo ha approvato la Roadmap Energy 2050. Il documento mette in luce come l’Ue non intenda fare passi indietro ma, al contrario, voglia moltiplicare gli sforzi per la promozione delle energie pulite e della decarbonizzazione. Un ruolo chiave sarà attribuito all’efficienza energetica: rispetto ai picchi del 2005-2006, la domanda di energia primaria del Vecchio Continente dovrà ridursi tra il 16% e il 20% entro il 2030 e tra il 32% e il 41% entro il 2050.
Meno energia, insomma, ma più elettricità: tutti gli scenari indicano che l’elettricità svolgerà un ruolo molto più rilevante rispetto alla situazione attuale (la quota dell’elettrico sulla domanda finale di energia dovrebbe quasi raddoppiare per attestarsi al 36-39% nel 2050), contribuendo alla decarbonizzazione del trasporto e del riscaldamento/raffreddamento.
Ad esempio, nel 2050 l’elettricità potrebbe fornire il 65% circa della domanda di energia delle autovetture e dei veicoli leggeri. Per evitare contraccolpi sull’ambiente, la produzione di energia elettrica dovrà perciò essere sempre più pulita e, infatti, al 2050 sarà garantita quasi al 100% da un mix di rinnovabili, nucleare e carbone a emissioni contenute grazie alla Carbon capture storage.
In particolare, la quota delle rinnovabili vere e proprie aumenterà notevolmente in tutti gli scenari considerati, per attestarsi almeno al 55% del consumo finale lordo di energia nel 2050 (30% al 2030), con un aumento di 45 punti percentuali rispetto al livello odierno del 10% circa.
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