Analisi
Led: grandi potenzialità
La diffusione dell'illuminazione a Led consente delle economie importanti sul fronte energetico e climatico
La tecnologia dei Led per l’illuminazione ha fatto passi da gigante da quando, nel 2001 fu annunciata come una tecnologia promettente per l’illuminazione pubblica dalla pagine dell’Economist. Un risparmio dell’80% dell’energia a parità di illuminazione, questo consente la tecnologia dei Led, unito alla durata degli stessi, almeno 20mila ore contro le 2.000 delle vecchie lampadine a filamento, sta convincendo diverse amministrazioni ad utilizzarli, specialmente per l’illuminazione stradale.
Gli esempi ci sono. Due anni fa Los Angeles ha installato 140mila lampioni con le lampade a Led. Risultato: nel giro di un anno la metropoli statunitense ha risparmiato, sul fronte energetico legato all’illuminazione il 63%, con una riduzione dei costi di oltre nove milioni di dollari. Però c’è ancora molta strada da fare visto che sul Pianeta solo il 10% dei 300 milioni di lampioni utilizza i Led e solo l’1% è connesso alla rete Internet. Già perché l’utilizzo di Led intelligenti connessi a sensori e raggiungibili in wireless, ossia che possono essere gestiti da remoto via internet, consente uteriori vantaggi. Il loro potenziale nella lotta ai cambiamenti climatici è grande: l’illuminazione connessa può portare un risparmio fino all’80%, per tutti i soggetti che hanno bisogno di luce come famiglie, imprese e intere città che ridurrebbero così il loro impatto ambientale, risparmiando.
«Il passaggio universale al Led potrebbe ridurre la quota di consumo di energia elettrica dovuta all’illuminazione ad appena il 7%, con un risparmio di 272 miliardi di euro e una riduzione delle emissioni globali di anidride carbonica di circa 1.400 milioni di tonnellate entro il 2030. – afferma Eric Rondolat, Chief Executive Officer Philips Lighting – L’illuminazione Led consuma almeno il 40% di energia in meno rispetto a quella convenzionale».
E l’efficienza energetica, secondo Philips è uno strumento utile nella lotta al cambiamento climatico e non solo. Se si passasse dall’attuale 1,3% della spesa per efficienza energetica a un 3% annuo si potrebbero creare sei milioni di nuovi posti di lavoro entro cinque anni e contemporaneamente ridurre, entro il 2030, la bolletta energetica mondiale di oltre duemila miliardi di dollari.
E l’efficienza energetica nell’illuminazione non è solo una questione che riguarda il nord del Mondo. Coniugando piccoli impianti fotovoltaici con l’accumulo, ossia un pannello, una piccola centralina e una batteria, di potrebbe dare una risposta a un problema umanitario, visto che oggi circa una persona su sette non ha accesso all’illuminazione. «Un’illuminazione Led a energia solare, disponibile a un costo molto ridotto rispetto alle lampade a cherosene e all’illuminazione elettrica, potrebbe porre fine a questa ingiustizia. – conclude Rondolat – Portare fuori dal buio queste comunità innescherebbe un enorme stimolo allo sviluppo con effetti positivi per la crescita globale. Questi paesi hanno l’opportunità di iniziare da zero con un’illuminazione sostenibile sia in termini ambientali che economici, mentre il resto del mondo è ancora in ritardo». Si tratta di 1,1 miliardi di persone che non hanno elettricità diretta nelle proprie abitazioni e che usano lampade a cherosene e candele, sostanze inquinanti che causano ogni anno 1,5 milioni di morti per malattie respiratorie e incendi.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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