rinnovabili
L’Autorità vara le norme sui sistemi d’accumulo
La normativa tende a facilitare l’utilizzo di batterie per conservare la produzione di elettricità da fonti rinnovabili
Lo scorso 21 novembre è stato un giorno molto importante per il mercato italiano delle rinnovabili: l’Autorità per l’energia (AEEGSI) ha, infatti, pubblicato la tanto attesa delibera 574/2014/R/ eel, che contiene le disposizioni relative all’integrazione dei sistemi di accumulo di energia nel sistema elettrico nazionale. In buona sostanza, si tratta delle speciali batterie che consentono di conservare l’energia prodotta in eccesso da fonti intermittenti, come il fotovoltaico, aumentandone la competitività di mercato. Le nuove norme varate dall’ Autorità definiscono le modalità di accesso e utilizzo della rete pubblica nel caso di sistemi di accumulo di energia elettrica e, al tempo stesso, le misure necessarie per la corretta erogazione di incentivi o regimi commerciali speciali atti a favorire i sistemi di accumulo. Nel concreto, tali sistemi saranno considerati come singoli impianti di produzione programmabile e, per il calcolo del corrispettivo per la connessione, saranno applicate le stesse condizioni previste per gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Nel caso poi di presenza di altri gruppi di generazione su uno stesso punto di connessione alla rete, sarà lasciata ai produttori o ai singoli utenti la decisione di definire un’unità di produzione specifica per i sistemi di accumulo installati, separata dagli altri gruppi di generazione. La delibera stabilisce, inoltre, che se l’energia prelevata dalla rete serve solo per l’alimentazione dei sistemi di accumulo dei servizi ausiliari di eventuali impianti di produzione, tali prelievi siano valorizzati sulla base del prezzo zonale orario (PO), senza che siano applicate le tariffe di trasmissione, di distribuzione e gli oneri generali di sistema. Se, invece, il prelievo servirà anche per l’alimentazione di unità di consumo, andranno applicate le tariffe di trasmissione, di distribuzione e degli oneri generali, valorizzando l’energia a prezzo unico nazionale (PUN). Il provvedimento è stato accolto con soddisfazione da Anie energia, secondo cui ora, con il quadro legislativo, regolatorio e normativo nettamente più chiaro, sia per i sistemi di accumulo che per i SSPC (SEU in primis), dal 2015 sarà possibile rilanciare la generazione distribuita in autoproduzione, sia per gli ambiti residenziali e commerciali che per quelli industriali.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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