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La tariffa D1 spingerà davvero le pompe di calore | Tekneco

L'intervista a Giovanni Locatelli

La tariffa D1 spingerà davvero le pompe di calore

Giovanni Locatelli, dell'ufficio tecnico di Hoval, racconta i vantaggi della tariffa sperimentale entrata in vigore il primo luglio

Scritto da il 10 luglio 2014 alle 8:00 | 0 commenti

La tariffa D1 spingerà davvero le pompe di calore

Lo scorso primo luglio è partita la tariffa sperimentale D1 per le pompe di calore: una novità che dovrebbe anche avvantaggiare, oltre ai consumatori finali, anche le aziende produttrici. Ne abbiamo parlato con Giovanni Locatelli dell’Ufficio tecnico di Hoval.

Come valutate l’introduzione della tariffa D1?
La tariffa sperimentale D1 è sicuramente un’ottima iniziativa, che costituisce un miglioramento rispetto al passato. Prima esisteva una tariffa per quelli che erano i contatori da 3 kW, poi oltre questa soglia si doveva passare alla tariffa D3, che risultava però molto più onerosa. Inoltre, per l’installazione di una pompa di calore, era quasi sempre necessario aggiungere un secondo contatore, così da arrivare a una potenza di 4,5 KW. Dunque si tratta sicuramente di un ottimo incentivo, sperando che possa essere confermato anche in futuro, perché al momento si tratta soltanto di una sperimentazione.

Quanto pensate possa risparmiare un consumatore grazie alla D1?
Con questa tariffa incentivante il calcolo è molto semplice: un normale utente residenziale, che consuma in media circa 5.000 kWh elettrici l’anno, con un costo di circa 0,21 euro al Kwh. Utilizzando due contatori, così come era sino a pochi giorni fa, avrebbe pagato circa 0,31 euro a kWh, dunque abbiamo stimato un risparmio di circa 500-600 euro l’anno.

Intendete reclamizzare questa opportunità verso i vostri clienti finali?
Per quanto ci riguarda presto inseriremo sul nostro sito questa novità normativa, anche se c’è da dire che gli utenti finali spesso ne sono già al corrente, ormai, a differenza del passato, tendono a essere più informati. Inoltre l’adesione è piuttosto semplice: da quanto ho potuto vedere, nel sito di Enel (così come in quelli degli altri fornitori) ci sono due moduli da scaricare, compilare e rispedire, con cui si dichiara di aderire alla tariffazione sperimentale. Per tutti questi motivi ci aspettiamo un buon andamento dell’iniziativa, tanto che alcuni nostri clienti fidelizzati hanno già aderito alla nuova tariffa.

Cosa serve al mercato delle pompe di calore per esplodere definitivamente?
L’andamento del mercato è già oggi positivo, c’è stata una piccola flessione lo scorso anno, ma adesso i numeri sono in risalita, c’è un buon riscontro per noi operatori. Per il futuro bisogna dire che le macchine ormai sono arrivate a dei Cop (Coefficiente di prestazione) di riferimento elevatissimi, bisognerebbe spingere molto su questo aspetto, nonchè sulla riduzione delle emissioni inquinati rispetto alle caldaie tradizionali. Sicuramente la tariffa sperimentale viene molto incontro alle esigenze del mercato.

 


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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