Energia solare
Inverter, è crisi per le imprese europee
Nel 2013 i produttori europei di inverter hanno registrato un -46% nei ricavi. Sma, maggiore produttore del settore, fatica a svilupparsi nei fiorenti mercati asiatici
Negli anni scorsi le imprese europee impegnate nella produzione di moduli e pannelli fotovoltaici sono state investite da una grossa crisi, determinata dalla aggressiva concorrenza asiatica (da cui ha avuto origine il calo dei prezzi e il caso dumping) e dal progressivo calo dei volumi di installazione nel Vecchio Continente.
Sono invece tutto sommato passati indenni dalla crisi i produttori di inverter, uno dei componenti fondamentali per la produzione di elettricità a partire dalla radiazione solare. Ma, come concordavano tutti gli analisti, le difficoltà sarebbero prima o poi arrivate.
Il momento sembra giunto: secondo la società di ricerca Ihs, le installazioni di impianti fotovoltaici in Europa sono diminuite del 37% nel 2013. Questo crollo della domanda ha innescato una guerra dei prezzi che ha portato i ricavi dei produttori europei di inverter a un enorme calo del 46% , a quota 2,1 miliardi di dollari.
Oltre al calo dei prezzi, le ragioni della difficoltà sono anche geografiche: l’Europa ha rappresentato il 33% dei ricavi degli inverter globali nel 2013, rispetto a quasi il 60% nel 2012. Insomma, un cambiamento rapido ed epocale, che ha condizionato il business degli operatori comunitari, che faticano a imporsi nel crescente mercato asiatico.
Simbolo delle difficoltà dei produttori europei è il caso di Sma, senza dubbio il marchio più noto e leader mondiale nelle vendite: la quota di mercato del gigante tedesco è scesa al 17% su scala globale, quando invece nel 2009 poteva contare su una percentuale di quasi il 40%. Abb, che ha acquisito la statunitense (ma con fabbriche in Toscana) Power One non è più così lontana, mentre all’orizzonte si staglia il profilo minaccioso della cinese Sungrow, che ha messo a segno un spettacolare + 178% nel 2013. Ma la flessione non è soltanto numerica: mentre il 2013 è stato un anno di buoni numeri per il fotovoltaico globale, con il ritorno all’utile di molti produttori di pannelli, lo scorso anno le vendite di Sma sono scese del 25%. Il punto è sempre lo stesso: la difficoltà a imporsi nello scenario asiatico, nonostante il tentativo fatto con l’acquisizione della cinese Zeversolar.
Dunque, nonostante lo scenario positivo per il mercato del fotovoltaico globale e anche per il settore inverter (atteso a un +5% nel 2014) l’anno in corso si preannuncia molto difficile per i produttori europei, che non hanno altra strada se non quella di tenere ancora più sotto pressione i prezzi e tentare lo sbarco in nuovi mercati.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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