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energia e mercati

Intesa San Paolo: 3,6 mld di € per le rinnovabili

Oltre ai finanziamenti ai privati, l’Istituto di credito è attivo nella green economy con diversi investimenti in società e fondi d’investimento

Scritto da il 13 giugno 2012 alle 10:00 | 0 commenti

Intesa San Paolo: 3,6 mld di € per le rinnovabili

Photo: flickr.com - forum pa


I finanziamenti al settore delle energie rinnovabili sono un parte importante del business di Intesa San Paolo, il secondo gruppo bancario nazionale. Quello che emerge dal rapporto sociale 2011 del Gruppo è una vera e propria buona notizia, considerato che uno dei talloni d’Achille delle fonti pulite è la difficoltà di accesso al credito.

Gli operatori delle rinnovabili, infatti, hanno sempre lamentato l’eccessiva cautela e rigidità delle banche nella concessione dei finanziamenti, necessari soprattutto per le installazioni dei grandi impianti. I numeri forniti da Intesa San Paolo sembrano in controtendenza: nel corso del 2011, sul totale dei finanziamenti erogati a livello di Gruppo, l’1,02% ha riguardato la green economy. La quota corrisponde a ben 3,6 miliardi di euro in Italia, a cui vanno sommati circa 131 milioni di euro all’estero.

Andando a leggere più nel dettaglio il report si scopre che, nonostante la variazione del quadro normativo relativo al Quarto Conto Energia, durante il 2011 il comparto del fotovoltaico ha continuato a essere quello maggiormente finanziato da Intesa San Paolo. Nel 2011 sono stati erogati circa 10.000 prestiti ai privati per un ammontare di circa 180 milioni di euro, altri 103 milioni sono andati a imprese e professionisti;  ben 1.224 milioni di euro sono stati concessi per finanziare i grandi progetti legati alle energie pulite.

Ma oltre al sostegno esterno, Intesa San Paolo è attiva direttamente nel business delle fonti pulite, in particolare attraverso la società controllata Equiter, che investe parte del proprio capitale in aziende e progetti orientati allo crescita ecosostenibile del Paese. Importante è la partecipazione di Equiter al fondo “Ambienta I”, un fondo di private equity italiano da 217 milioni di euro dedicato specificatamente alla green economy.

Insomma, dall’Istituto di Piazza San Carlo l’apertura di credito in favore delle fonti pulite nel 2011 c’è stata ed è giustamente sbandierata, al contrario del silenzio di tante banche concorrenti.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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