Klimaenergy&Klimamobility 2012
In Alto Adige la mobilità è sostenibile
L’assessore alla Mobilità della Provincia di Bolzano, Thomas Widmann, spiega il suo piano per migliorare ulteriormente il trasporto locale
L’attenzione alla sostenibilità dei trasporti caratterizza da sempre la Provincia di Bolzano: il capoluogo altoatesino, ad esempio, è il Comune che più favorisce in Italia la ciclabilità urbana. Se è vero, infatti, che a Parma ci sono molti più chilometri di piste (87,1) rispetto a Bolzano (72,4), nel capoluogo altoatesino i percorsi ciclabili sono meglio integrati, incontrano meno barriere e più segnaletica.
Ma l’impegno verso la mobilità sostenibuile, come ci ha confermato l’assessore alla mobilità della Provincia di Bolzano, Thomas Widmann, resta costante nonostante il raggiungimento di traguardi di questo tipo: «Oggi la mobilità sostenibile è un’alternativa reale per muoversi nel rispetto dell’ambiente. Ciò che deve cambiare, in tanti casi, sono i concetti mentali, la cultura della mobilità. In Alto Adige stiamo cercando di incalzare questo sviluppo offrendo un trasporto pubblico comodo, efficiente, affidabile e accessibile a tutti. Il primo passo è stato quello di intervenire sulle infrastrutture, sugli orari e sull’ampiezza dell’offerta. Nel 2012 abbiamo rivisto l’intero sistema tariffario e introdotto il sistema di obliterazione contactless. Abbiamo voluto facilitare al massimo l’accesso ai mezzi pubblici, creando un abbonamento unico per ogni altoatesino da portare sempre in tasca, gratuito per alunni e over 70 e ricaricabile oppure con addebito automatico sul conto corrente per gli altri utenti; dall’inizio dell’anno sono stati emessi oltre 100.000 AltoAdige Pass».
L’obiettivo successivo sarà quello di aumentare l’efficienza ecologica del sistema di trasporto locale: con il progetto CHIC la Provincia di Bolzano sta sperimentando l’utilizzo di autobus a idrogeno, che potranno essere alimentati con l’impianto in produzione a Bolzano sud. E’ stato da poco terminato anche un abbozzo di studio riguardante la possibilità di impiego di autobus elettrici all’interno di diverse zone ecologicamente sensibili.
Resta da sciogliere il nodo dell’“ultimo miglio”, ossia la tratta che collega la stazione di arrivo al luogo effettivo di destinazione. Un passo importante in tal senso è stato compiuto con l’installazione di numerosi noleggi bicicletta nelle stazioni ferroviarie o nei loro pressi – attualmente 22 su tutto il territorio provinciale e 1 in Svizzera – dove le bici possono essere prese a nolo con la “bikemobil Card”, un biglietto che dà accesso anche a tutti i mezzi pubblici della provincia.
«Le prospettive nella mobilità sostenibile del futuro sono davvero affascinanti. La soluzione sta nel giusto mix e nell’interconnessione delle diverse offerte di mobilità. I criteri ecologici, il comfort, la maggiore libertà e flessibilità di spostamento delle soluzioni sostenibili hanno tutto il potenziale per superare di gran lunga la tradizionale automobile in termini di appeal e usabilità», conclude Widmann.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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