Energia del vento
Impianti eolici: 10 GW in meno nel 2013
Per il Gwec il calo globale del 2013 è dovuto alla crisi delle installazioni Usa. Per il 2014, l'associazione dei produttori eolici è ottimista: i nuovi impianti supereranno i livelli del 2012
In Italia è andato molto male, in Europa così così e anche nel mondo non se l’è cavata tanto bene. Stiamo parlando dell’eolico, che deve archiviare un 2013 alquanto negativo. Quella che è la prima fonte alternativa di generazione elettrica su scala globale ha superato quota 300 GW (318,5 GW) di potenza cumulata lo scorso anno, tuttavia le nuove installazioni sono state soltanto 35,5 GW , ossia quasi 10 GW in meno rispetto al 2012. Di fatto, a livelli così bassi non si scendeva dall’ormai lontano 2008.
Quali sono i motivi? Innanzitutto le difficoltà degli Usa, dove l’atteso stop ai production tax credit (poi invece evitato in extremis) ha comportato un vistoso ritardo nei progetti eolici a stelle e strisce, tanto che non si è andati oltre gli 1,1 GW, meno del Canada, che ha toccato quota 1,6 GW. Lo stop americano, però, dovrebbe essere soltanto temporaneo, considerato che attualmente ci sono ben 12 GW di parchi eolici in fase di sviluppo.
Come abbiamo scritto pochi giorni fa, male è andata anche l’Europa, mentre la parte del leone è stata giocata dalla Cina, che da sola ha totalizzato ben 16 GW di nuovi impianti eolici, ossia poco meno della metà mondiale. La capacità cumulata del Dragone è così balzata a 91,4 GW, rispetto ai 75,3 GW della fine del 2012. I 200 GW di target al 2020 stabiliti recentemente dai dirigenti della repubblica popolare autorizzano una buona dose di fiducia per il futuro.
Qualche segnale positivo arriva anche dai mercati emergenti: ad esempio, in America Latina, dove il Brasile ha collegato alla rete ben 948 MW di impianti. Per il futuro, sottolinea il Gwec (l’associazione globale dei produttori eolici), la sfida principale sarà quella di stabilizzare i mercati occidentali, in questi anni troppo legati alle oscillazioni della politica.
Per quanto riguarda il 2014, il GWEC si è detto ottimista sul fatto che i nuovi impianti supereranno i livelli del 2012, ma occorrerà prudenza, considerato che le stime elaborate lungo per il 2013 erano state nettamente più ottimistiche del risultato finale.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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