incentivi
Il Governo ufficializza il Conto Termico
La Strategia energetica nazionale punta sulle rinnovabili termiche, che garantiranno grandi investimenti a fronte di un limitato supporto economico
Il Governo nei giorni scorsi ha ufficialmente presentato la Strategia energetica nazionale (Sen), che resterà aperta ai contributi degli operatori per i prossimi due mesi. Al netto delle polemiche sul sostegno alle fonti fossili, c’è la conferma di come il Governo abbia deciso di puntare con forza sulle rinnovabili termiche (sinora invece trascurate a favore di quelle elettriche): queste fonti sono definite nella Sen come un elemento fondamentale della strategia italiana di raggiungimento degli obiettivi ‟20-20-20‟, grazie alla loro efficienza di costo e alla facilità di installazione diffusa.
I consumi termici, in effetti, rappresentano la quota più importante del nostro fabbisogno energetico, sia nel settore civile che industriale (circa 45% dei consumi finali complessivi). Sinora le misure di supporto sono state sovrapponibili a quelle per ‟efficienza – detrazioni fiscali e certificati bianchi – in assenza di iniziative dedicate.
Tutto cambia con la nuova strategia energetica: per lo stimolo delle rinnovabili termiche di piccola taglia (destinato prevalentemente al settore civile), il Governo prevede l’introduzione di un meccanismo che incentivi direttamente l’installazione di impianti dedicati, l’attesissimo “Conto Termico”. Il nuovo sistema assegnerà incentivi a copertura di una quota dei costi di investimento iniziale, variabili in base alla taglia e alla zona climatica, corrisposti in 2 anni (per piccoli interventi domestici) o 5 anni (per gli altri) e con premialità addizionali per le tecnologie più efficienti.
Al 2020, il Conto Termico consentirà di raggiungere il target Pan per rinnovabili termiche, pari al 17% dei consumi finali lordi, con un onere complessivo per il sistema pari a circa 900 milioni di euro/anno a regime e con copertura sulle tariffe di gas naturale.
Per quanto riguarda gli interventi di maggiori dimensioni, prevalentemente industriali, il meccanismo a supporto rimane invece quello dei Certificati Bianchi, con l’obiettivo di indirizzare la scelta degli investimenti più grandi sulla base della massimizzazione dell’efficacia e dell’efficienza dell’intervento. Prevista anche l’attivazione del fondo di garanzia per gli investimenti in reti di teleriscaldamento, istituito presso Cassa conguaglio per il settore elettrico (Ccse), alimentato da un corrispettivo applicato al consumo di gas metano.
A fronte del poco costoso sistema di incentivi messo a disposizione per le rinnovabili termiche, sono attesi circa 15-20 miliardi di euro di investimenti al 2020, con importanti ricadute su un settore industriale in cui l’Italia già vanta un’importante leadership tecnologica (in particolare nelle biomasse), a differenza delle fonti pulite elettriche.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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