Energia solare
Conto energia, ecco i dati definitivi
Il regime d’incentivazione terminato lo scorso luglio ha consentito l’installazione di 17,3 GW di impianti sul territorio nazionale
Il Gse ha rilasciato nei giorni scorsi un documento che sa un po’ di amarcord, ossia i dati definitivi sul Conto energia, il sistema di incentivazione che ha sostenuto in questi anni lo sviluppo del fotovoltaico italiano, terminato definitivamente lo scorso luglio. Leggendo i dati del report si possono scoprire molte cose sulla natura del solare nazionale, innanzitutto la sua consistenza: il regime di incentivi ha consentito l’installazione di quasi 550.000 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 17,3 GW.
Se si pensa che, più o meno all’inizio del varo del primo Conto energia (2006), il Governo aveva fissato un target di 8 GW al 2020 per il fotovoltaico nazionale, è facile capire come lo sviluppo di questa tecnologia è stato oltre ogni attesa. Un ruolo cruciale hanno giocato i discussi incentivi, tanto che alla fine anche questo conto è stato superiore alle attese per le tasche degli utenti elettrici (6,7 miliardi di euro l’anno). Da un punto di vista geografico la Puglia si afferma definitivamente come regione leader in termini di potenza installata (quasi 2,5 GW), seppure con un numero nettamente inferiore di impianti rispetto alla Lombardia (38.000 contro 76.000).
Questo perché nelle Regioni del Sud il Conto energia ha favorito l’installazione di taglia molto grande, mentre nel Settentrione ha trovato sempre spazio anche la piccola taglia. Ad esempio, buona parte della potenza installata in Puglia (oltre 1,5 GW) è assicurata da impianti decisamente grandi, tra i 200 kW e il MW; nella Regione ci sono anche ben 36 impianti oltre i 5 MW, una taglia oggi completamente fuori commercio in assenza di incentivi. La Lombardia, invece, può contare su ben 27.000 impianti piccolissimi (tra 1 e 3 kW) e oltre 39.000 di piccole dimensioni (tra i 3 e i 20 kW).
Osservando i grafici del Gse è facile notare che l’anno record del fotovoltaico nazionale, il 2011, quando furono allacciati alla rete ben 9,4 GW (per effetto del Salva Alcoa e la corsa a beneficiare degli incentivi del secondo Conto energia) la potenza media degli impianti arrivò a toccare i 54 kW. Un gigantismo che poi è stato corretto dalle successive versioni del Conto energia, tanto che la taglia media del solare nazionale è poi calata a 24 kW nel 2012 e a soli 13 kW nel 2013.
Contemporaneamente, però, anche la nuova potenza installata si è drasticamente ridotta, tanto che nel 2012 non si è andati oltre i 3,5 GW, mentre quest’anno il Conto energia ha permesso l’installazione di soli 893 MW. A fine 2013, sommando a questo dato le installazioni realizzate grazie al contributo della detrazioni fiscali del 50%, probabilmente non si andrà oltre gli 1,5 GW. Un fotovoltaico che, nel bene e nel male, è destinato a non rivedere più i numeri record dell’irripetibile stagione del Conto energia.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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