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Fonti rinnovabili

L’Europa può ottimizzare il suo sistema energetico

Secondo un report Siemens sono possibili risparmi, grazie soprattutto a una migliore localizzazione degli impianti, per 45 miliardi di euro al 2030

Scritto da il 20 maggio 2013 alle 8:30 | 0 commenti

L’Europa può ottimizzare il suo sistema energetico

In Europa c’è ancora grandissimo spazio per l’ottimizzazione del sistema energetico: è quanto ha evidenziato un recente studio realizzato da Siemens, che ha preso in analisi l’alimentazione elettrica dei sistemi produttivi del Vecchio Continente, identificando un notevole potenziale di miglioramento, in particolare in connessione con gli attuali piani di espansione della generazione di energia da fonti energetiche rinnovabili.

Secondo la multinazionale tedesca, la scelta della location degli impianti riveste una grande importanza al fine dell’ottimizzazione dell’attività: se molti degli impianti europei fossero costruiti presso i siti che offrono i più alti rendimenti energetici, il risparmio ottenuto entro il 2030 ammonterebbe a ben 45 miliardi di euro.

In particolare sarebbe necessaria una migliore ottimizzazione locale degli impianti di fonti rinnovabili, con la ricerca dei migliori siti per il solare, per lo stoccaggio di energia idroelettrica e le stazioni eoliche, così come per l’ampliamento delle reti.

Basti pensare, in effetti, al fotovoltaico, il cui maggiore mercato al mondo è la certo non assolatissima Germania, mentre in Italia la Lombardia ospita molti più pannelli di regioni meridionali come la Sicilia o la Sardegna.

Oltre alle rinnovabili, il report Siemens spinge per un miglioramento dell’efficienza del sistema elettrico nel suo complesso: per esempio, l’efficienza media delle centrali elettriche a carbone in Europa raggiunge il 38%, mentre gli impianti più moderni possono raggiungere il 46% dell’efficienza. L’installazione di apparecchi elettrici più efficienti nelle industrie e nelle singole abitazioni garantirebbe così un ulteriore taglio delle emissioni di CO2 e dei costi.

Inoltre, la multinazionale tedesca sostiene che l’Europa dovrebbe puntare su un maggiore utilizzo dell’energia elettrica per i fabbisogni energetici: invece di generare energia localmente, bruciando petrolio e gas naturale per riscaldare gli edifici, l’energia potrebbe essere generata in modo più efficiente in centrali di grandi dimensioni, con impianti di riscaldamento elettrico ad alta efficienza, che potrebbero essere utilizzati in maniera efficiente in case isolate termicamente.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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