Eon: la bolletta del gas che fa bene ai boschi
Chi firma il contratto di fornitura pianterà un albero in un bosco alle porte di Milano. Una strategia green che si estende anche alle auto elettriche
Con il recente lancio dell’offerta “Gas Verde” chi sottoscrive un contratto di fornitura di gas con Eon avrà l’opportunità di piantare un albero nell’omonimo bosco alle porte di Milano. L’iniziativa è stata inaugurata qualche settimana fa, quando Miguel Antoñanzas, presidente e amministratore delegato, di Eon Italia, vanga in mano, ha piantato alle porte di Milano il primo albero all’interno di un parco di 7 ettari nei comuni di Giussago e Lacchiarella. L’intervento, realizzato in collaborazione con AzzeroCO2, osserva i criteri del codice etico del Comitato Parchi per Kyoto ed è volto a favorire la biodiversità, la diversificazione del paesaggio e la compensazione di CO2.
“Il rispetto dell’ambiente è tra le priorità del Gruppo – ha commentato Antoñanzas -. E questo progetto di forestazione ne rappresenta un passo significativo. In qualità di operatori responsabili, puntiamo inoltre a costruire una cultura ecosostenibile che preveda l’utilizzo di fonti rinnovabili nella produzione e vendita di energia, oltre che a fornire misure di efficienza e risparmio energetico per i nostri consumatori”. Questa iniziativa è parte di una strategia di sostenibilità ambientale e posizionamento verde del Gruppo Eon chiamata Cleaner & Better Energy e che recentemente si è allargata anche alla mobilità sostenibile. In Germania è stato recentemente avviato un progetto pilota che prevede l’utilizzo di 20 veicoli elettrici Audi A1 e-tron nella città di Monaco. Diverse sono le finalità, tra cui, spicca, lo studio del funzionamento dell’infrastruttura di rete e del trasferimento dei dati tra gli utenti, i veicoli e le stazioni di ricarica. Perché questa è la vera tendenza green delle utility: traghettare la mobilità dal passato legato al motore a scoppio, al futuro che collima con i motori elettrici.
La sperimentazione portata avanti da Eon prevede stazioni di ricarica pubbliche vicino a grandi nuclei, con punti di ricarica presso parcheggi multi-piano nei centri cittadini, dove gli utenti utilizzano i loro ticket di parcheggio per rifornire la propria auto, pagando l’elettricità insieme alla quota del parcheggio. Allo studio per un futuro ormai alle porte: diverse soluzioni commerciali per la ricarica, come per esempio la “charging box” alimentata a energia verde per privati; sistemi di sicurezza dei sistemi utilizzati dai clienti, dal momento che non tutte le prese e i cavi elettrici sono in grado di reggere i carichi di elettricità richiesti per la ricarica di veicoli elettrici. Ma pare che non sia fantascienza neppure la ricarica senza fili. E pensare che abbiamo ancora sotto gli occhi il vecchio mondo dei tralicci.
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L'autore
M. Cristina Ceresa
M.Cristina Ceresa, giornalista professionista si occupa da anni di energie alternative e ambiente. È anche autrice teatrale ed è impegnata nella diffusione delle buone pratiche ambientali anche in ambito scolastico.
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