Efficienza energetica: la crescita passa anche dal web

L’efficienza energetica è una leva strategica per creare opportunità di mercato e per il recupero della competitività del Sistema Paese, vanno però definite le politiche e le misure necessarie alla sua crescita. Come? Una risposta valida viene offerta dalla consultazione pubblica via web sugli Stati Generali dell’efficienza energetica, “varati” ufficialmente ieri, in occasione di un convegno che ha coinvolto il Politecnico di Milano, l’ENEA (che ha promosso la consultazione), e EfficiencyKNow, partner tecnico dell’iniziativa, nell’ambito di Smart Energy Expo, la manifestazione (Veronafiere, 8-10 ottobre 2014), dedicata interamente all’efficienza energetica.
Questa consultazione chiama in gioco tutti: istituzioni e operatori pubblici come aziende private, associazioni e realtà commerciali e industriali, università, istituti di ricerca e cittadini potranno dire la loro sul tema attraverso la piattaforma web dedicata (www.statigeneraliefficienzaenergetica.it).
La discussione è articolata su cinque tematiche identificate come principali aspetti da considerare per contribuire a una migliore diffusione dell’efficienza energetica: semplificazione, finanziabilità, comunicazione, formazione e dinamiche domanda/offerta.

Partecipare è semplice: giunti al sito web si può scegliere una o più tematiche, dove è presente una breve descrizione e le soluzioni proposte e poi cliccare il tasto “Partecipa” che apre a un questionario con spazi ampi per commenti.
La consultazione pubblica resta aperta fino al 25 luglio. L’ENEA valuterà poi i contributi presentati al fine di elaborare proposte concrete per l’attuazione della strategia nazionale ed europea sull’efficienza energetica, anche in vista dell’imminente semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea.
L’iniziativa è importante perché vale la pena giocarsi bene la “carta” dell’efficienza energetica.

Secondo un’analisi presentata da Vittorio Chiesa, del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, in termini di tecnologie, fattibilità economica e potenziale di mercato «Si stima un potenziale di risparmio pari a 8 miliardi di euro annui grazie all’adozione di queste tecnologie con rilevanti opportunità di ricaduta sulle filiere nazionali». D’altra parte però, ravvisa lo stesso Chiesa, «le principali barriere sono la scarsa conoscenza degli effetti dell’efficienza energetica da parte degli utilizzatori, il carattere specializzato e non integrato degli operatori delle filiere, i limiti del mondo della finanza che non si è attrezzato in maniera sufficiente per affrontare questo tipo di soluzioni».
Informazione e finanza sono stati i termini più diffusi anche tra gli altri partecipanti del convegno, insieme a un altro termine importante ossia il monitoraggio: concetti-chiave per lo sviluppo sostenibile e il recupero della competitività dell’Italia.
Per quanto riguarda l’informazione, va promossa una sensibilizzazione delle imprese e dei consumatori privati sull’uso efficiente dell’energia, attraverso la diffusione dell’informazione sui meccanismi di incentivazione e le rispettive modalità di accesso; riguardo il mondo finanziario, esso deve favorire la partecipazione di banche e istituti finanziari al finanziamento di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. In ultimo, ma non certo per importanza, va promosso il monitoraggio, inteso come diagnosi energetiche e servizi di audit, strumenti determinanti per capire quali sono le azioni utili per l’efficientamento.