Solare e ambiente
Ex discariche, la conversione al fotovoltaico premia i Comuni
Inaugurato in provincia di Bergamo un parco fotovoltaico a costo zero per l’amministrazione. Un buon esempio seguito da altri enti locali
Photo: USFWS Mountain-Prairie
Qualche settimana fa il sindaco di Osio Sotto (Bergamo) è intervenuto per il taglio del nastro. Nulla di originale, se non fosse che l’inaugurazione ha riguardato un parco fotovoltaico nato nell’ex-centro di raccolta rifiuti della cittadina orobica. Si tratta di un impianto costituito da 4.170 pannelli solari con una potenza installata di 979,95 kW.
E veniamo all’aspetto finanziario: l’amministrazione comunale non dovrà sborsare nulla per il costo dell’intera opera, che si aggira attorno ai 2 milioni di euro. E questo grazie al particolare accordo tra pubblico e privato che il Comune è riuscito ad ottenere con una società di leasing, grazie al quale Osio Sotto potrà pagare l’impianto con gli utili derivanti dalla stessa energia prodotta. Entro vent’anni, l’impianto produrrà inoltre un guadagno di 1.280.000 euro grazie a una producibilità attesa di 1.089 MWh/anno. Non solo: nella partnership entra in gioco anche la società realizzatrice dell’impianto che si occuperà della manutenzione per i prossimi 20 anni.
Quanto accaduto in provincia di Bergamo è un caso tutt’altro che isolato. In Piemonte, e precisamente a Collegno (Torino) in quella che qualche decennio fa era per la principale discarica di rifiuti industriali in Italia, l’impianto Barricalla, oggi, oltre all’opera di recupero a livello ambientale divenuta modello virtuoso di sostenibilità, nel sito è attivo un parco fotovoltaico da 936 KW che soddisfa i fabbisogni energetici di 500 famiglie.
E ancora: in Liguria, ad Andora (Savona) già da tre anni è pienamente funzionante una delle più grandi centrali fotovoltaiche della Liguria. Sorge su un’area comunale di circa 30000 mq messa a disposizione di imprenditori privati per realizzare una centrale fotovoltaica della potenza di 409,53 kWp che oggi sorge sull’ex discarica R.S.U. Un esempio di buona pratica in un Comune, quello ligure, a vocazione decisamente green dato che il 100% dell’energia elettrica fornita dai suoi edifici pubblici proviene da fonti rinnovabili.
Conversione fa rima con innovazione se si guarda al progetto messo in atto da pochi mesi in Veneto, a Padernello, frazione di Paese (Treviso). Qui, infatti, è stato realizzato un progetto unico in Italia avviato dalla messa in sicurezza della discarica dismessa: un sistema, che integra alla copertura stessa un parco fotovoltaico di 10.400 metri quadrati di moduli flessibili a film sottile con tecnologia CIGS per complessivi 998,25 kWp.
Anche in questo caso, il progetto non va a pesare sul Comune: il finanziamento di circa 8 milioni di euro proviene dal “Fondo di rotazione per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinanti” oltre ad altri 340 mila euro per la progettazione messi a disposizione dalla Regione.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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