Decreto rinnovabili, le prime critiche
Arrivano a tambur battente le reazioni di Assosolare e Aper alla bozza di decreto legislativo appena approvato dal Consiglio dei ministri
Il decreto rinnovabili 2020 di cui è stata appena approvata la bozza suscita subito reazioni critiche, positive e negative. A cominciare da Asossolare e Aper.
Assosolare lancia l’allarme: “La grave limitazione posta per gli impianti fotovoltaici a terra realizzati su aree agricole è un pesante freno allo sviluppo del settore fotovoltaico in Italia”, si legge in una nota. “Se questa scelta venisse confermata, inoltre, pregiudicherebbe significativamente il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla direttiva Europea sull ‘energia da fonti rinnovabili, che prevede l’utilizzo del 17% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020″.
Meglio da Aper, Associazione produttori energia da fonti rinnovabili: “Il provvedimento sembra finalmente dare un respiro di medio e lungo termine traguardato al 2020 al settore, in coerenza con gli obiettivi del Piano di Azione Nazionale approvati nel giugno scorso”. Propone comunque correzioni ad alcune parti del decreto: “occorrerà intervenire per implementare con maggior celerità di quanto previsto dal testo odierno (12 mesi) i decreti attuativi che dovranno definire in termini quantitativi e
di operatività i nuovi meccanismi di sostegno”.
“Aper inoltre ritiene che per gli impianti esistenti occorra salvaguardare con maggior chiarezza i diritti acquisiti e il congruo ritorno degli investimenti in essere. Infine occorre evitare di introdurre elementi di forte e ravvicinato shock normativo
per le iniziative rinnovabili già in fase di sviluppo, come nel caso degli impianti fotovoltaici a terra in area agricola, già efficacemente regolamentate non più di 4 mesi fa per il periodo 2011-2013 dal Decreto 6 agosto 2010″.
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L'autore
Pierluigi Fanghella
Editore. La passione per le tematiche legate alla sostenibilità ambientale l’ha spinto a progettare una rivista: Tekneco. Lo studio e l’approfondimento di questi temi lo impegnano in prima persona per sensibilizzare alla responsabilità e al rispetto delle risorse comuni. Un impegno che costruisce, giorno dopo giorno, grazie all’informazione.
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