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Capraia si avvia a diventare sostenibile
Arriva il biodiesel a Capraia, sperando che sia un punto di partenza e non d'arrivo
L’isola di Capraia è rinnovabile. É stato inaugurato il progetto “Capraia Isola verde” realizzato daEnel Produzione ed Enel Ingegneria e Ricerca che alimenta tutta l’isola tramite dei sistemi a biodiesel. In questa maniera l’isola, che non è allacciata alla rete elettrica nazionale di Terna potrà soddisfare tutte le 467 forniture di bassa tensione dei residenti dell’isola e le esigenze dei circa 2.000 turisti della stazione estiva.
«Per noi questo è un grande giorno- dichiara il sindaco del comune di Capraia, Gaetano Guarente - perchè è stato un percorso impegnativo che ci ha visto collaborare costantemente con Enel e che oggi fa di Capraia un modello energetico a livello nazionale per un nuovo sviluppo ecocompatibile: nuove tecnologie e ambiente incontaminato si fondono per dare vita a un progetto che garantisce energia pulita all’isola di Capraia. Un programma di riqualificazione che rappresenta un successo per tutta la comunitá».
Il progetto è costato 2,5 milioni di euro, è durato alcuni anni, è stato premiato fin dalla sua partenza nel 2008 del premio Toscana ecoefficiente, e ha visto la partecipazione di oltre venti aziende sia nazionali, sia internazionali, in qualità di fornitori. I gruppi di generazione sono quattro per un totale di due megawatt e sono alimentati esclusivamente a biodiesel.
Le piccole isole sono fondamentali per lo sviluppo delle rinnovabili e delle smart grid in quanto possono essere delle vere e proprie palestre di sperimentazione sia del mix di rinnovabili, sia della loro gestione, assieme a quella delle utenze, per le reti intelligenti. Speriamo che l’iniziativa di Capraia sia l’inizio di un percorso che inizi a porre fine al fatto che i 43mila abitanti delle piccole isole “costano” alla collettività nazionale qualcosa come 1.440 euro l’anno ognuno, cifra che in pochi anni sarebbe bastata per dotare queste realtà di solide certezze con le rinnovabili, anzichè sovvenzionare la generazione diesel senza nemmeno il recupero di calore. Se però ci si dovesse fermare alla mera sostituzione del diesel d’origine fossile con quello bio, sarebbe come aver fissato un traguardo, fittizio, subito dopo la linea di partenza.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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