Mercato solare
All’Europa il primato mondiale nel fotovoltaico
Dal rapporto del centro europeo Jrc si rileva che nel 2011 sono stati installati in Europa oltre il 70% dei nuovi pannelli del mondo. Ma l’Asia cresce
Photo: Living Off Grid
Europa caput mundi del fotovoltaico mondiale, almeno per pannelli installati e per investimenti. Lo evidenzia il PV Status report 2012 stilato dal Joint Research Centre (Jrc) secondo cui nel 2011, più dei due terzi dei pannelli solari del mondo sono stati installati in Europa: con una capacità installata superiore ai 51 GW è leader mondiale con più del 70% del quantitativo globale, pari a 70 GW.
Tra i leader quanto a pannelli installati l’Italia figura dietro alla Germania; entrambi i Paesi – rileva sempre il rapporto del Jrc – anche nel primo semestre 2012 hanno evidenziato una leadership mondiale sempre in installato: degli oltre 13 GW nel mondo 4,37 risultano collocati in Germania, prima al mondo, 1,8 GW sono in Italia e, al terzo posto, gli Stati Uniti con 1,7GW.
L’Europa domina a livello mondiale anche per gli investimenti fatti nelle rinnovabili, con 67,5 miliardi di euro, seguita da Asia/Oceania con 57,7 miliardi e dalle Americhe (48,5 miliardi). Guardando all’industria del fotovoltaico, quella europea è cresciuta di circa il 40% annuo, a fronte di una riduzione dei costi di circa il 60% l’anno.
Tuttavia nel futuro gli scenari potrebbero mutare. Gli investimenti nella regione Asia/Oceania sono cresciuti più rapidamente rispetto all’Europa, soprattutto in India, Giappone e Indonesia. Non solo: secondo il rapporto, “Paesi come l’Australia, la Cina, India, Indonesia, Giappone, Malesia, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, le Filippine e il Vietnam mostrano una tendenza significativa al rialzo, grazie al crescente impegno dei rispettivi governi verso la promozione dell’energia solare e la creazione di città sostenibili”.
A preoccupare l’industria fotovoltaica europea è però la Cina: per questo, guidati dalla tedesca SolarWorld, i rappresentanti industriali europei hanno chiesto che vengano imposti dazi dell’80% sul solare e del 120% sul fotovoltaico prodotto nella Repubblica popolare e importato in Europa. Solo così, hanno affermato, l’industria europea sarà in grado di tornare ad avere margini su un settore monopolizzato dalla produzione cinese a basso costo.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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