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Alla politica è antipatica la termoregolazione | Tekneco

Efficienze energetica

Alla politica è antipatica la termoregolazione

Slittano gli obblighi per la termoregolazione e la contabilizzazione in Piemonte e in Lombardia

Scritto da il 31 luglio 2014 alle 9:00 | 0 commenti

Alla politica è antipatica la termoregolazione

A parole tutti quanti sono per l’efficienza energetica, le rinnovabili ma quando si passa dalle parole ai fatti ecco che iniziano i distinguo. Succede nel Piemonte, della nuova amministrazione di centrosinistra, che l’obbligo per l’adozione delle valvole termostatiche slitti, e non è la prima volta, dal 1 settembre 2014 al 31 dicembre 2016. Ben due anni e mezzo di consumi in più, un atto in netto contrasto con le dichiarazioni che arrivano, spesso proprio dagli enti locali, circa la necessità di adozione di buone pratiche per l’efficienza energetica.

L’annuncio è arrivato dall‘assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia che in un articolo a La Stampa ha detto che: «è stata messa a punto una delibera di giunta che fa slittare l’adeguamento degli impianti per il riscaldamento domestico alla scadenza ultima imposta dall’Unione Europea, cioè fra 29 mesi. In questo periodo non ci saranno sanzioni. Il centrosinistra, che ha sollecitato l’intervento, ha chiesto all’assessore di lavorare alla predisposizione di un piano d’intervento complessivo sulla qualità dell’aria che dovrebbe contenere anche delle azioni restrittive sulla circolazione della auto private».

Un capolavoro, visto che il Piemonte insiste in larga parte sulla macroarea della Pianura Padana, una delle zone dove l’aria è tra le più inquinate d’Europa e che è stata interessata di recente da importanti tagli al trasporto pubblico, specialmente al di fuori delle aree metropolitane. Del resto il Piemonte si è solo adeguato alla vicina Lombardia – con gli stessi se non più gravi problemi sul fronte dell’inquinamento atmosferico – dove le sanzioni, e gli accertamenti, per l’omessa installazione scatteranno dal 1 gennaio 2017. E le scadenze non sono casuali.

Il decreto legislativo n. 102/2014 che recepisce la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, infatti, fissa la scadenza del 31 dicembre 2016 per l’obbligo della termoregolazione e della contabilizzazione di calore negli impianti di riscaldamento. Insomma la logica è quella di spostare il più possibile il problema che per la politica – si noti bene che Lombardia e Piemonte sono governati da parti politiche opposte – è quello di nascondere la polvere, o meglio il PM10 e la CO2, sotto al tappeto, sperando che nel frattempo qualcuno levi le “castagne dal fuoco” magari con una proroga direttamente da Bruxelles.

Il tutto senza la minima traccia di “politica” seria sulla questione. Da varie parti politiche, infatti, si punta il dito sui costi d’installazione dei sistemi e addirittura sullo “sconvolgimento” delle abitudini dei condomini di fronte alle novità introdotte della termoregolazione e della contabilizzazione. Nulla arriva sul fronte delle soluzioni. A parte il fatto che gli interventi sono soggetti, minimo, alla detrazione del 50% se non a quella del 65% quando entrano nel quadro dell’efficientamento più complessivo, non dovrebbe essere impossibile attivare un fondo rotazione per i cittadini meno abbienti che consenta loro d’accedere alle installazioni, senza troppi oneri immediati, magari inserendo il pagamento rateale nelle tasse comunali sugli immobili, oppure prevedere degli sgravi contributivi per quelle aziende che accettano di calmierare al ribasso l’installazione.

Ma si sa che succede sempre più spesso che la politica abdichi al proprio ruolo di gestire i processi, le trasformazioni e l’innovazione, a discapito in questo caso dell’ambiente e delle tasche dei cittadini, per trovare sotterfugi e tentare di eludere il problema. Lo spostamento dell’obbligo circa le valvole termostatiche è una “piccola” storia di questo tipo.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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