Al via l’impianto fotovoltaico galleggiante, in Puglia
Cominciano i lavori per il progetto loto, ad Avetrana (Taranto)
Sono cominciati ieri ad Avetrana (Taranto) i lavori per il progetto Loto, un nuovo sistema di impianto fotovoltaico galleggiante modulabile. Realizzatrice è Daiet, azienda di Cisternino (Brindisi). E’ stato commissionato dall’amministrazione comunale di Avetrana ed è costituito da elementi modulari in materiale plastico. Ha due sotto-strutture, un’area galleggiante su cui sono posti i moduli fotovoltaici e una passerella per consentire le operazioni di manutenzione.
Appare in forma di isola quadrata, per 255 metri quadrati, con 90 moduli in silicio policristallino per una potenza di picco di 19,80 KW.
L’impianto produrrà un terzo dell’energia necessaria a impianto di pompaggio, utilizzato per raccogliere acque depurate poi destinate a usi agricoli.
«Rifacendoci all’idea delle piante acquatiche, che si sviluppano naturalmente negli acquiferi superficiali - dichiara Vita Donnaloia, amministratore di Daiet s.r.l. – abbiamo studiato un nuovo sistema per l’integrazione ambientale dei pannelli fotovoltaici, nell’ambito degli specchi d’acqua interni. Questo progetto, che in una prospettiva futura potrebbe essere realizzato anche in mare aperto e con maggiori capacità produttive anche superiori al MW, rappresenta il fiore all’occhiello di un’attività di ricerca che dura ormai da tre anni nell’ottica di una sempre maggiore tutela e salvaguardia del territorio con un impatto ambientale pari a zero e in perfetta armonia con il paesaggio naturale».
«Mi riempie di orgoglio che questo straordinario sistema innovativo – commenta il sindaco di Avetrana Mario De Marco –, fortemente voluto dalla nostra amministrazione, venga realizzato in un piccolo paese del sud da un’azienda pugliese, esempio di una realtà meridionale dove pubblico e privato s’impegnano all’unisono per lo sviluppo ecosostenibile del proprio territorio».
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L'autore
Pierluigi Fanghella
Editore. La passione per le tematiche legate alla sostenibilità ambientale l’ha spinto a progettare una rivista: Tekneco. Lo studio e l’approfondimento di questi temi lo impegnano in prima persona per sensibilizzare alla responsabilità e al rispetto delle risorse comuni. Un impegno che costruisce, giorno dopo giorno, grazie all’informazione.
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