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Fotovoltaico, polemiche sul distretto pugliese

A gennaio è nato il distretto pugliese dell'energia, ma secondo alcuni non è la soluzione ai problemi

Scritto da il 31 gennaio 2011 alle 15:02 | 2 Commenti

Fotovoltaico, polemiche sul distretto pugliese

Riceviamo da Geatecno una nota che illustra una polemica nascente sul giovanissimo distretto dell’energia pugliese.

La riportiamo di seguito. Prende le mosse da questo accordo della Regione, già accusato di suscitare concorrenza sleale.

“La Regione Puglia ha approvato pochi giorni fa gli schemi dei protocolli d’intesa con “Enel. Sì” e “Beghelli S.p.a.”, siglati a dicembre, sulla solarizzazione dei tetti pugliesi, malgrado le richieste di Geatecno di sospendere gli accordi, criticati nel merito e nel metodo. Il presidente Nichi Vendola, di contro, ha risposto alle nostre perplessità, suggerendo l’attivazione della “rete dei distretti produttivi”.

Così è stato: il distretto dell’energia si è formalmente costituito nei primi giorni di gennaio, e Geatecno ha subito invitato ufficialmente il neoeletto presidente, il dott. Paride De Masi,  a convocare tutte le 350 aziende che vi aderiscono, per discutere delle vicende “tumultuose” e delle polemiche che stanno travolgendo il mondo delle rinnovabili, e per programmare insieme uno sviluppo del settore realmente “sostenibile”, rispettoso dell’ambiente e delle tasche dei cittadini pugliesi.

Ad oggi nulla è stato fatto, né il distretto è intervenuto in alcun modo nel dibattito sull’ “invasione del fotovoltaico” che da giorni è in primo piano sulla scena mediatica nazionale, per esprimere una posizione forte e condivisa in tutela delle imprese totalmente “made in Puglia”, che lavorano quotidianamente per costruirsi credibilità con i clienti e mantenere autonomia nelle scelte.

Il distretto non è, quindi, il luogo adatto a discutere dell’evoluzione di un mercato, come quello delle rinnovabili, estremamente dinamico e veloce, con una regolamentazione “variabile” e ancora non definita, cui si aggiungono gli infiniti rischi (già da un anno denunciati da Geatecno) di speculazioni finanziarie.

Un settore, il nostro, che vale già oggi in Italia 100 mila posti di lavoro, ma che, come ha dichiarato il segretario CGIL Puglia, Gianni Forte, in Puglia “rispetto ai volumi di investimento, peraltro incentivato da ingenti risorse pubbliche, ha un ritorno in termini occupazionali al di sotto delle aspettative”.

Lo stesso Forte suggerisce di prendere in considerazione “l’impegno a produrre in loco i materiali necessari agli impegni occupazionali assunti, stimolando lo sviluppo in Puglia dell’intera filiera, senza escludere la fase della ricerca e della sperimentazione di nuove tecnologie”.

Geatecno propone, per sostenere questo percorso, di istituire un Fondo di garanzia per l’accesso al credito rivolto a tutte le aziende e ai cittadini che vogliano coprire i propri tetti con impianti in autoconsumo, insieme ad un Albo di installatori qualificati.

Chiediamo, inoltre, alla luce di quanto sta succedendo negli ultimi giorni, di sospendere l’accordo con le due multinazionali, e, se il distretto dell’energia si dovesse confermare (come temiamo) inadatto a governare questa fase di grande cambiamento, ci proponiamo di convocare quanto prima una grande assemblea con aziende, associazioni di consumatori, sindacati e tutti i protagonisti pugliesi del mondo dell’energia pulita”

Firmato

Geatecno, Modugno (Bari)


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