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Una scelta di sostenibilità per un idroelettrico amico dei fiumi

Martedì 14 dicembre a Bolzano esperti, produttori e ambientalisti presentano CH2OICE, la certificazione per un idroelettrico sostenibile.

Pubblicato da Tekneco Aziende il 02 dicembre 2010 alle 13:09

Martedì 14 dicembre a Bolzano esperti, produttori e ambientalisti presentano CH2OICE, la certificazione per un idroelettrico sostenibile

Un idroelettrico più amico dei fiumi. È questo l’obiettivo del progetto CH2OICE (www.ch2oice.eu), che ha sviluppato una certificazione rigorosa che permetterà al consumatore di distinguere l’energia idroelettrica che davvero rispetta l’ambiente. La certificazione verrà presentata presso la Libera Università di Bolzano il 14 dicembre da Istituto di Ricerche Ambiente Italia, APER (Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili), CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale), Studio Frosio e WWF.

Energia idroelettrica: alcuni numeri

Tra le fonti rinnovabili, l’energia idroelettrica è la più utilizzata in Italia. Infatti, ben il  17%  della produzione elettrica nazionale deriva dai fiumi, soprattutto quelli alpini, contro il  7% delle altre fonti (eolico, geotermico, solare fotovoltaico, biomasse). Inoltre, secondo dati forniti da Terna, in Italia esistono più di 2000 impianti di produzione di energia idroelettrica, ma oltre l’85% della produzione viene da 300 grandi impianti, con un’età media di più di 60 anni, progettati in un’epoca in cui si mirava soprattutto a massimizzare la produzione e le esigenze di tutela ambientale non erano sentite come oggi.

CH2OICE: un metodo rigoroso che certifica l’idroelettrico davvero sostenibile

Rinnovabile non vuol dire necessariamente ”sostenibile”. Infatti, gli impianti idroelettrici sono spesso al centro di polemiche per il loro impatto sugli ecosistemi fluviali. Dall’esigenza di mettere ordine in questo quadro e chiarire quale sia l’energia idroelettrica davvero “verde”, nasce CH2OICE. Il progetto ha sviluppato una metodologia di certificazione molto rigorosa ed economicamente fattibile che non solo risponde ai criteri della Direttiva Quadro sulle Acque, ma li supera garantendo agli impianti certificati un valore aggiunto ambientale rispetto agli altri. Un idroelettrico sostenibile è possibile e CH2OICE lo dimostra; la metodologia è stata testata sul campo in 4 impianti tra Trentino e Veneto. Tre di essi sono risultati certificabili a costi accessibili.

Uno strumento per consumatori ed enti pubblici

Il 14 Dicembre a Bolzano, oltre a presentare il marchio e i risultati della sperimentazione sugli impianti, la fondazione REEF (proprietaria del marchio 100% Energia Verde) spiegherà come produttori certificati CH2OICE potranno mettere sul mercato un prodotto energetico “di alta qualità” destinato ai consumatori più esigenti e sensibili alla tutela ambientale. Ma la certificazione sarà uno strumento anche per gli enti pubblici che potranno contare su verifiche di compatibilità affidabili, riducendo i costi dei controlli: il rispetto dell’ambiente degli impianti certificati sarà garantito da un comitato scientifico composto dai maggiori esperti di fiumi italiani e da un comitato di garanti che include Legambiente e WWF.



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