normativa
Una delega sul territorio
Novità importanti nella legge delega su infrastrutture, trasporti e territorio varata dal Governo. Il dispositivo però presenta luci ed ombre
Sono importanti le novità introdotte dal recente provvedimento “Schema di disegno di legge recante norme di delega in materia di infrastrutture, trasporti e territorio” approvato dal Consiglio dei Ministri recentemente. Si tratta, è bene chiarirlo di un dispositivo che ha luci e ombre.
Se da un lato introduce il “debat public“ alla francese nei processi decisionali delle grandi opere, con la postilla non indifferente che le popolazioni possono discutere di come viene realizzata l’opera e circa le compensazioni, ma non sul merito dell’opera stessa, si punta a un minor consumo di territorio e si introducono interessanti novità, per la sostenibilità degli edifici, dall’altro ci sono alcuni aspetti come la riduzione delle garanzie degli appalti, la garanzia della bancabilità, da parte del pubblico, dei progetti in Project financing che potrebbero essere usate come grimaldello per ciò che riguarda la realizzazione di grandi opere non proprio indispensabili.
Per quanto riguarda la sostenibilità in edilizia la delega prevede che: «Il Governo dovrà individuare misure volte a perseguire il risparmio energetico e a favorire l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nonchè a incentivare l’utilizzo di tecniche costruttive di bioedilizia e la qualità architettonica degli edifici».
Quindi, almeno in teoria, si dovrebbero favorire in qualche maniera i progetti sostenibili e sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, che le “misure volte a perseguire il risparmio energetico” riguardino l’esistente, vero e proprio giacimento d’efficienza energetica per il nostro Paese dove il nuovo arriva a mala pena al 2% e la pratica delle demolizione-ricostruzione è assolutamente inesistente.
Oltre a ciò la legge delega prevede anche che: «è prevista anche l’individuazione della normativa tecnica per l’edilizia ”ai fini della tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica nonchè ai fini della tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali».
Si direbbe una norma nei confronti delle calamità, naturali, come i terremoti, o antropiche come quelle legate al dissesto idrogeologico e visto che si parla di normativa tecnica dovrebbero essere escluse norme come quelle relative all’obbligatorietà dell’assicurazione dei fabbricati, norma di per se giusta, che se inserita in un contesto come quello italiano molto esposto a fenomeni di “cartello” a causa dell’inesistenza di serie autorità di controllo, potrebbe portare a distorsioni a danno dei cittadini come assistiamo con la responsabilità civile per le autovetture.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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