Enti locali
Riqualificazione al via
Con l'arrivo del regolamento parte la riqualificazione degli immobili abbandonati o sottoutilizzati in Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia ora si può partire con gli interventi di recupero, riqualificazione o riuso del patrimonio immobiliare privato in stato di abbandono o sottoutilizzato. La giunta regionale, infatti, ha varato il regolamento che guida l’erogazione dei contributi per questi interventi. «Ora – afferma l’assessore regionale all’Edilizia, Mariagrazia Santoro – si perfeziona il percorso di attuazione delle politiche per la riqualificazione delle aree urbane. Con questo provvedimento diamo concretezza al principio del consumo zero di territorio, incentivando gli interventi di recupero del patrimonio esistente, per i quali abbiamo giá messo tre milioni di euro nell’assestamento di bilancio e altri dieci sono previsti nella finanziaria in approvazione».
Il regolamento stabilisce che sono finanziabili gli interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo per il recupero, la riqualificazione e il riuso del patrimonio immobiliare privato, all’interno delle zone classificate A e B0 o su singoli edifici a queste equiparati. I contributi sono assegnati con un bando e la formazione di una graduatoria in base a punteggi assegnati secondo premialità come: l’incremento della classe energetica dell’edificio, l’aumento della sicurezza sismica, la destinazione di prima casa dell’immobile su cui si prevede l’intervento o la realizzazione di alloggi di edilizia convenzionata e il numero di alloggi da realizzare.
«Il Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto la Santoro – sará un esempio nazionale di riconversione delle politiche della casa, capace di invertire la rotta sul consumo del territorio e fare del contenimento del consumo di suolo la leva per un rinnovato sviluppo dell’economia del settore edile”. “Con questa politica – ha evidenziato Santoro – promuoviamo la valorizzazione e razionalizzazione del territorio regionale, migliorando le condizioni di vivibilità dei centri abitati con beneficio anche per l’economia produttiva, commerciale e turistica».
I beneficiari del contributo sono sia le persone fisiche sia i soggetti privati diversi dalle persone fisiche titolari del diritto di proprietá sui beni immobili che rientrano tra quelli definiti in stato di abbandono o in sottoutilizzo. Esclusi dal finanziamento, per fortuna, gli immobili in aree ad alta pericolositá idraulica e idrogeologica e il regolamento definisce edifici in stato di abbandono gli immobili, con qualunque destinazione d’uso, non utilizzati alla data di entrata in vigore della legge regionale 15/2014 (8 agosto 2014) e in possesso del certificato di inagibilità mentre sono invece “edifici in stato di sottoutilizzo” gli immobili con destinazione residenziale che risultano non occupati o occupati da un numero di soggetti minore al 30% rispetto a quello massimo. Il contributo per gli interventi attuati da persone fisiche è del 50%; per gli interventi che prevedono la realizzazione di alloggi residenziali e non può superare i 40mila euro per abitazione, mentre quello per gli interventi attuati dai soggetti privati diversi dalle persone fisiche è pari al 50% della spesa.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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