L’Europa si riscalda con meno

É stato un braccio di ferro durato cinque anni quello condotto dal Comitato di regolamentazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, detta Ecodesign, per riuscire a determinare i nuovi standard di efficienza che saranno obbligate a rispettare le caldaie da riscaldamento. L’intento è quello di centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni ed efficienza energetica che l’Unione Europea si è data alcuni anni fa per il 2020 ed è più comunemente conosciuto come 20/20/20.

I risultati possibili non sono pochi. Un’analisi del Centro di ricerca e consulenza internazionale per le energie rinnovabili e l’efficienza (Ecofys) ha dimostrato, numeri alla mano, che applicando in maniera corretta la Direttiva sulla progettazione ecocompatibile si potrebbero abbattere le emissioni del Vecchio Continente di 400 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, una quantità analoga a quella del sistema europeo dell’Emission Trading. Un dato che non deve sorprendere visto che le caldaie per il riscaldamento in Europa emettono circa il 17% delle emissioni totali di CO2 dell’Unione, poichè c’è anche il fatto che per l’80% utilizzano come combustibile gas o petrolio.

La nuova direttiva per la progettazione ecocompatibile dovrebbe consentire una graduale eliminazione delle caldaie più obsolete e inquinanti, passando a quelle a condensazione, ma nel frattempo, visto che si tratterà di una sostituzione graduale poichè la vita media di una caldaia è di dieci anni, dal 2015 partirà una nuova etichettatura che assegnerà ai sistemi di riscaldamento più efficienti la classificazione A++ che diventerà, per stare al passo con le innovazioni tecnologiche A+++ dal 2019. Cosa che consentirà anche una migliore comunicazione all’utenza finale.

La decisione su tutto ciò si è allungata anche per i costi delle caldaie. Quelle a gas e a gasolio costano circa tra i 1.500 e i 3.000 euro, per un’efficienza di circa il 50%, mentre le caldaie a condensazione, il cui prezzo è circa il doppio, possono raggiungere un livello di efficienza dell’81%. I risultati migliori, però, li si ottengono, secondo l’Unione Europea,  con le pompe di calore che sono in grado di fornire un’efficienza di oltre il 130% a fronte di un prezzo compreso tra i 6.000 e i 20.000 euro.