L’edilizia pugliese è già sostenibile

L’efficienza energetica in edilizia non è più un tema astratto ma un argomento che interessa sempre di più i comuni cittadini: ne è convinto Salvatore Matarrese, presidente del Des, Distretto edilizia sostenibile Puglia, secondo cui la Regione può svolgere un ruolo di avanguardia in Italia.

«In Puglia sta senza crescendo l’attenzione verso l’edilizia sostenibile, l’intero settore immobiliare è profondamente impegnato in una rivisitazione in chiave green del suo prodotto, viste anche le crescenti difficoltà incontrate dal comparto. La nostra Regione, tra l’altro, può contare su una normativa all’avanguardia, tra cui una specifica legge sull’edilizia sostenibile, che riconosce delle premialità, sia in termini di volumetria che di riduzione degli oneri di urbanizzazione e costruzione, a quei costruttori che realizzano immobili di edilizia sostenibile secondo quanto stabilito dai principi Protocollo Itaca. Lo stesso Distretto nasce da una collaborazione tra l’Ance e la Regione, con l’obiettivo di mettere in rete questi percorsi di edilizia sostenibile».

Un edificio che voglia dirsi veramente sostenibile, secondo Matarrese, deve essere coibentato a livello di cappotti esterni e isolato adeguatamente con i serramenti; deve prevedere l’utilizzo dell’energia solare per la produzione di acqua calda ed elettricità, nonché essere predisposto per il recupero delle acque piovane e impiegare materiali non di origine chimica. In poche parole si tratta, insomma, di un edificio che tende a produrre energia piuttosto che a consumarla.

«Ovviamente realizzare un palazzo di questo tipo – spiega il presidente del Des – costa di più a noi costruttori, perchè bisogna prevedere una progettazione con materiali di qualità, certificati e controllati, nonché assumere delle maestranze addestrate e formate per utilizzare queste tecniche. Ecco perché le leggi a cui facevo riferimento in precedenza prevedono un’incentivazione; la ratio è quella di favorire l’imprenditore che sostiene un maggiore costo, considerato  il beneficio finale per l’intera collettività». Collettività che oggi sembra essere maggiormente conscia dei vantaggi di questa impostazione, tanto che una delle primissime domande che viene rivolta in fase di acquisto di un’abitazione è quella relativa alla classe energetica d’appartenenza dell’immobile.

L’evento ClimAbita, che si terrà a Lecce il prossimo 18 gennaio, non è insomma un episodio isolato ma «è inserito in una serie di iniziative che il Distretto ha avviato negli ultimi anni, finalizzate a sensibilizzare il mondo immobiliare ma, soprattutto, quello degli acquirenti, a questo nuovo modo di costruire, che è più rispettoso dell’ambiente ma anche più conveniente da un punto di vista economico», conclude Matarrese.