abruzzo post sisma
Edilizia sostenibile e ricerca per la ricostruzione
Accordo tra Polo di Innovazione della Regione Abruzzo e CNA L’Aquila per lo sviluppo di attività di edilizia sostenibile per la zona del cratere aquilano
Photo: Wikimedia
Sono trascorsi 6 anni dal sisma che colpì l’Abruzzo causando morte e distruzione. La ricostruzione è ancora oggi un tema attuale: ed è proprio su questo aspetto che giunge un significativo accordo di collaborazione tra il Polo di Innovazione per l’edilizia sostenibile della Regione Abruzzo e la CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato della Provincia dell’Aquila. Tale collaborazione, riporta in una nota la CNA L’Aquila, punta principalmente allo sviluppo di attività riferibili all’edilizia sostenibile sia per la zona del cratere aquilano in ricostruzione.
Secondo l’accordo, il Polo (promosso da Apiedil Abruzzo e CNA Costruzioni, registra le adesioni di 70 tra imprese, produttori ed enti di certificazione della filiera dell’edilizia in rappresentanza di tutto il territorio regionale e non) si impegna a promuovere iniziative negli ambiti di ricerca e studio per l’edilizia sostenibile, ad attivare bandi nazionali e comunitari, a partecipare ad attività di internazionalizzazione anche attraverso reti di imprese oltre alle attività di promozione, sviluppo e marketing. In particolare, come riporta il Consorzio L’Aquila 2009, l’ente strumentale della Regione Abruzzo metterà a disposizione della CNA i propri studi e le proprie ricerche nel campo della sostenibilità edilizia, per la creazione di nuove professionalità nel settore delle pmi aquilane, in questi anni alle prese con la ricostruzione del cratere sismico.
Da parte sua, invece, la CNA si impegna a mettere a disposizione del Polo di Innovazione le proprie strutture, i propri servizi e la professionalità del proprio personale.
Come ha spiegato Paolo Tella, presidente del Consorzio L’Aquila 2009 e consigliere del Polo di Innovazione Edilizia con delega per L’Aquila, «In concreto questo accordo di collaborazione ci permette di individuare bisogni e necessità reali del nostro territorio . La ricostruzione si sta facendo ma, senza un’idea chiara di sviluppo, quella che era una stalla inutilizzata in un centro storico prima del sisma rischia di essere una stalla inutilizzata anche dopo, magari antisismica ma sempre inutilizzata. Come Polo abbiamo già iniziato a raccogliere bisogni e necessità del territorio grazie al Laboratorio Urbano Permanente e con questa collaborazione con CNA, abbiamo la possibilità concreta di soddisfare quei bisogni, anche facendo massa critica nei confronti dell’Unione Europea, perché ci sono molti bandi che l’Europa ha posto in essere; sta a noi individuare quelli più aderenti alle nostre necessità per produrre progetti vincenti ed utili allo sviluppo sostenibile. Grazie a questa collaborazione gli studi portati avanti dal Polo troveranno attuazione nella formazione di nuove specializzazioni per l’artigianato e per la piccola e media impresa del nostro territorio».
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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