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Italia bio-olimpica | Tekneco

Bolognafiere 18-21 ottobre

Italia bio-olimpica

La casa biomediterranea tutta italiana, Med in Italy, sale sul podio del Solar Decathlon, battendo la Germania. La si potrà vedere al Saie

Scritto da il 03 ottobre 2012 alle 8:15 | 0 commenti

Italia bio-olimpica

L’abitazione “verde” tutta italiana conquista il podio delle olimpiadi della bioarchitettura, il Solar Decathlon di Madrid, scalzando la Germania. Med in Italy, questo il nome del progetto, si è classificata tra i primi tre in sei prove delle dieci previste e ha conquistato il bronzo nella classifica finale nella manifestazione internazionale più importante dedicata all’edilizia sostenibile.

Si tratta di un successo annunciato. Nei quindici giorni della gara, infatti, Med in Italy, ha ottenuto l’oro nella sostenibilità, l’argento per il funzionamento di elettrodomestici e apparecchiature elettroniche e il bronzo in architettura, bilancio energetico, comunicazione e innovazione. E dopo Madrid sbarcherà al Saie di Bologna dal 18 al 21 ottobre per svelare anche al pubblico italiano i suoi “segreti”.

«È stata una competizione entusiasmante, mozzafiato: Med in Italy è sempre stata in pole position tra i diciotto progetti provenienti da tutto il mondo, prima in un corpo a corpo serrato con l’abitazione cinese, poi in un continuo alternarsi al vertice della classifica con le case francese, spagnola e tedesca. –  racconta la team leader di Med in Italy Chiara Tonelli. – Alla fine abbiamo ottenuto un prestigioso terzo posto: possiamo dire – continua scherzando – che è andata quasi come ai mondiali di calcio. Come in quel caso, ha vinto l’Europa latina e mediterranea. Un risultato non scontato, anche perché è la Germania la capitale dell’abitare sostenibile: in questo caso si è affermata una visione innovativa della bioarchitettura, orientata a risolvere i problemi posti dal clima estremo, che tende al riscaldamento globale esasperando i problemi tradizionali dei paesi del sud».

Si tratta di una vittoria corale. Med in Italy, infatti, è riuscita, con un approccio tutto italiano, a fare sistema riuscendo a trovare le risorse necessarie per ideare, costruire e trasportare il prototipo fino al luogo della manifestazione con il fund raising ha riguardato alcune aziende orientate alla green economy, passando anche per la raccolta di fondi attraverso il web.

«Numerosi i ringraziamenti da fare, per un progetto nato grazie a tante eccellenze italiane. Il primo va agli architetti e ricercatori delle tre università che hanno composto il team vincente, le università di Roma TRE e della Sapienza di Roma, la Libera Università di Bolzano e a Fraunhofer Italia. – continua la Tonelli – La nostra è una vittoria condivisa con le molte aziende italiane del settore bioedilizia e architettura sostenibile che hanno reso possibile la bellezza e funzionalità del prototipo e sempre di più fanno dell’economia green la loro mission».

Med in Italy è una casa ecologica, energeticamente passiva e di classe A, grazie a impianti e sistemi di distribuzione dell’energia solare che producono tre volte la potenza necessaria a far funzionare nel suo complesso la casa. Tra le caratteristiche peculiari che hanno convinto la giuria ci sono: la facilità di montaggio e il sistema d’ancoraggio antisismico T-Blok brevettato dalla Sistemi Chiocciola di Arezzo; la scelta di materiali naturali e riutilizzabili o riciclabili fino al 100%, come il sistema costruttivo in legno, ingegnerizzato da Rubner; la cucina dematerializzata di Demode engineered by Valcucine; i sistemi di raffrescamento e riscaldamento tipicamente mediterranei personalizzati sulla casa da Frost; l’isolamento naturale realizzato completamente in fibre di legno e brevettato da Naturalia Bau; l’utilizzo di materiali riciclati come il pavimento Ecomat e le tubature in alluminio fornite dal C.I.Al. (Consorzio italiano per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in alluminio).

Altra scelta vincente è stata quella del mezzo di trasporto: il treno. Med in Italy così ha percorso, grazie a un accordo con le Ferrovie dello Stato italiane, i 4.000 km da Bolzano a Madrid, risparmiando cinque tonnellate di CO2 che sarebbero state emesse da cinque Tir necessari per trasportarla.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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