Efficienza energetica
Illuminazione: luce più efficiente per Domiziano
Lo Stadio di Domiziano cambierà sistema d'illuminazione con i Led che consentiranno più efficienza e flessibilità
Con l’inaugurazione dell’Area archeologica dello Stadio di Domiziano, Acea, ha anche presentato il nuovo progetto d’illuminazione del sito che è basato sull’efficienza energetica grazie all’utilizzo dei Led.
«Il cambiamento tra l’attuale impianto d’illuminazione dell’area archeologica, costituito da apparecchi illuminanti al sodio, ad alta pressione, con temperatura di colore di 2000 K(Kelvin) che producono luce gialla, ‘tipo stradale e il nuovo che impiega apparecchi a Led ha richiesto, infatti, una rivisitazione dell’intero impianto d’illuminazione dell’area archeologica, cui si è giunti dopo un serrato e produttivo confronto di lavoro svoltosi tra i responsabili Acea, la Mkt che ha in concessione l’area, e i responsabili della Sovraintendenza di Roma Capitale. La scelta, condivisa, ha portato alla realizzazione ex novo dell’intero impianto d’illuminazione con apparecchiature a Led», affermano da Acea.
I proiettori che saranno utilizzati sono a 25 led, della potenza di 40W, con temperatura di colore di 3000 K (Kelvin) che producono una tonalitá bianca, piú calda, e sono dotati di un sistema di gestione che consente la regolazione del flusso luminoso per ogni singolo proiettore. «Quest’ultima caratteristica – proseguono da Acea – consente d’intervenire sul sistema d’illuminazione, che potrá essere rimodulato in termini di accensione, spegnimento e d’intensitá per ogni singolo punto luce secondo specifiche esigenze. Inoltre questo sistema consente, nel tempo, di potere ipotizzare una gestione computerizzata dell’illuminazione: sará sufficiente la sola realizzazione della rete di comando in quanto le nuove apparecchiature sono giá predisposte per essere gestite con controllo anche in remoto».
In totale i corpi illuminanti saranno 42, per complessivi 1.680 W che andranno in sostituzione dei 17 odierni, ognuno da 150 W e che impegnano complessivamente 2.550 W. Oltre ai benefici energetici, che sono di 1.250 W di potenza installata evitata, c’è anche la flessibilità dovuta alla maggiore quantità di punti luce che si traduce in una piú efficace uniformitá nella diffusione dell’illuminazione sul piano di calpestio, capace di evidenziare ed esaltare, al meglio, i reperti archeologici all’interno dell’area.
I sistemi illuminanti saranno fissati al muro, mediante staffa, e posti a un’altezza variabile tra i 4,50 e i 7 metri, mentre la parte elettrica dell’impianto sará occultata. L’alimentazione di ogni apparecchio avverrá via cavo che potrá essere racchiuso all’interno di tubi d’acciaio o di rame nel rispetto del contesto dell’area.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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