Bioeconomia
Il ritorno della canapa
Il Lazio prepara il ritorno della coltivazione della canapa e il viterbese si candida
Torna, forse, la canapa nel Lazio. La coltivazione della canapa, come protagonista della green economy e dei modelli di sviluppo ecosostenibili è stata al centro di un recente appuntamento tenutosi nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Viterbo e organizzato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di tornare alla produzione e alla commercializzazione della pianta della canapa, per uso tessile dopo cinquant’anni di oblio, recuperandone in questo modo l’utilizzo antico, con modalità moderne. La canapicoltura, infatti, ha avuto un ruolo importante nella provincia di Viterbo fin dal 1200 e riprenderne la lavorazione potrebbe portare anche alla creazione di nuovi posti di lavoro. All’iniziativa erano presenti la vicepresidente e il segretario generale della Camera di Commercio di Viterbo, Luigia Melaragni e Francesco Monzillo, oltre a Serenella Papalini, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile, Marco Mai, rappresentante Assocanapa Lazio, Rachele Invernizzi, imprenditrice e rappresentante di Assocanapa in Puglia, Barbara De Dominicis, rappresentante di Tessili Antichi Onlus.
«Il territorio della Tuscia- ha spiegato Melaragni- si trova al decimo posto a livello nazionale per tasso di femminizzazione delle imprese, superando di gran lunga la media nazionale e regionale. La canapicultura rappresenta un recupero della nostra memoria che però guarda a nuovi orizzonti, con la possibilitá di creare nuovi posti di lavoro”. Papalini ha quindi espresso l’obiettivo del Comitato Imprenditoria Femminile: “Fare da stimolo alle potenziali imprenditrici in un momento difficile come questo. Ciò che accomuna tutte le donne del Comitato è quello spirito di iniziativa e di apertura all’innovazione che deve creare rete con tutte le istituzioni per concretizzare le idee».
Sono molti gli utilizzi possibili della canapa.
«Oltre al suo ruolo tradizionale – ha affermato Monzillo- per la creazione di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e la carta, la canapa apre nuovi orizzonti innovativi. Può essere usata dal punto di vista alimentare come produzione di olio con proprietá antiossidanti e terapeutiche, come farina priva di glutine, come birra e come tisana. La canapa può essere impiegata anche nei prodotti cosmetici, nel carburante, nella biomassa e nella bioedilizia aprendo a nuove possibilitá di sviluppo. Nonostante ciò il Lazio si trova all’ultimo posto con soli10 ettaricoltivati a canapa, manca infatti un centro di prima trasformazione, ma le cose sembra che stiano cambiando».
E l’ipotesi ha ricevuto il plauso del Sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, che ha detto: «bisogna avere il coraggio di inventare cose nuove di produrre una gamma di prodotti nuovi. La canapa può essere uno di questi, e sono convinto che il territorio di Viterbo risponderá alla produzione della canapa. Inoltre mi auguro che l’Universitá della Tuscia possa dare il suo contributo». E proprio l’Università della Tuscia potrebbe essere uno dei protagonisti del ritorno della canapa nell’Alto Lazio, grazie anche alla nuova legge regionale sulla canapa, che la giunta regioanle Zingaretti vuole varare e la possibilitá di usufruire dei fondi comunitari 2014-2020 per l’agricoltura. L’idea è quella di dar vita a un gruppo operativo di aziende, imprenditori e associazioni che porti alla realizzazione di un progetto pilota, attraverso l’organizzazione di una filiera tra produzione e trasformazione, creando una rete tra imprenditori, per la canapa.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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