Il Medio Oriente punta sulla bioedilizia
Nel regno del petrolio aumentano gli investimenti nel settore green e, in particolare, nella costruzione di strutture ad alta efficienza energetica
Photo: Arabian Encyclopedia
Il Medio Oriente comincia a pensare all’era post-petrolifera e investe nell’edilizia verde, anche perché gli investimenti nel settore consente ai produttori di greggio di risparmiare energia da destinare all’export.
Design e interni, la mostra in Arabia
Attualmente in Arabia Saudita sono in corso 687 progetti di costruzione di infrastrutture ecosostenibili per un costo totale di 185miliardi dollari. Nel paese si è tenuto inoltre nell’ottobre dello scorso anno il primo Green Building Forum, un convegno nazionale dedicato esclusivamente agli edifici verdi che ha sottolineato il grande impegno da parte del Governo saudita di creare strutture ecologicamente responsabili ed efficienti. Inoltre, nel maggio di quest’anno, la città di Riyadh ospiterà il Green Building design e interni, ossia la prima mostra sulla bioedilizia aperta ad aziende internazionali e locali nel corso della quale verranno affrontate tematiche sui materiali eco-friendly, tecnologie ad alta efficienza energetica e progettazione di edifici ecocompatibili. Una fiera fortemente voluta dal Governo saudita impegnato in una battaglia di riduzione del consumo energetico e delle emissioni di carbonio.
Un summit globale al Green Building Medio Oriente
A testimoniare l’importanza che hanno assunto in questo territorio le costruzioni ecosostenibili anche la fiera Green Building Medio Oriente, che si terrà ad Abu Dhabi il 29 e il 30 marzo, dedicata alla progettazione e costruzione di strutture ecocompatibili e all’efficienza energetica. La conferenza riunirà una selezione dei migliori esperti al mondo di edilizia sostenibile per discutere in dettaglio i materiali e le iniziative pratiche green che possono essere implementate o utilizzate sul territorio di tutto il Medio Oriente. Gli Emirati Arabi Uniti, in particolare, intendono infatti intensificare gli investimenti nel mercato verde che dovrebbero passare dagli 1,37 trilioni di dollari attuali ai 2mila740 miliardi di dollari entro il 2020. Sempre entro questa data Abu Dhabi prevede inoltre di generare il 7% della sua produzione di energia primaria con fonti rinnovabili.
Il Medio Oriente spicca per edifici verdi
Ed è in Medio Oriente che si trovano alcuni edifici verdi famosi in tutto il mondo.
Il primo è il King Abdullah University of Science and Technology (Kaust) completato nel 2010 a Jeddah in Arabia Saudita. Il campus della Kaust si articola in un complesso di edifici progettato per massimizzare i benefici dell’ecosistema locale e mitigare gli svantaggi del clima desertico. L’impianto solare termico e fotovoltaico che riveste il tetto produce fino a 3mila300 MW di energia pulita all’anno. Mentre il tetto protegge gli edifici dall’eccessivo irraggiamento solare, gli atri e i cortili infondono luce naturale e facilitano la ventilazione degli spazi interni.
Il secondo è il Waagner Biro campo di lavoro completato nel 2007 a Dubai. Situato in una zona polverosa e industriale, si tratta di una vera e propria oasi di sostenibilità ambientale. Al suo interno è stato infatti strutturato un processo di depurazione delle acque di scarto che permette di creare acqua pulita adatta per l’irrigazione del giardino ma anche per le operazioni di lavaggio di auto e camion.
Ancora un anno per le torri di Abu Dhabi
E ad Abu Dhabi entro il 2012 sorgeranno due nuovi protagonisti dall’anima ecologica, le torri gemelle dell’Abu Dhabi Investment Council Headquarters, che verranno costruite nella parte est della città. Progettate dalla joint venture di Aedas e Arup, due degli studi di architettura più famosi al mondo, queste torri saranno dotate di una speciale copertura cristallina a nido d’ape che permetterà di ridurre del 25% l’uso di energia per il raffreddamento interno nelle stagioni più calde. Inoltre i pannelli solari installati sul tetto provvederanno a fornire circa il 5% dell’energia necessaria agli edifici, riducendo ancor di più la dipendenza dalla rete locale.
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L'autore
Luigi Dell'Olio
Luigi dell'Olio, giornalista pugliese free-lance, vive a Milano, dove si occupa di temi legati all'economia, alla tecnologia e alle energie rinnovabili.
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