Sindrome da edificio malato
Geometri: l’importanza dell’edificio salubre
Formare professionisti per nuove sfide: la formazione specialistica dei geometri per contrastare le malattie legate alle costruzioni
Un appuntamento di fine corso che è diventato un’occasione per fare il punto sia sulla professione, sia sulla congiuntura in edilizia. È questo, in estrema sintesi, il significato dato all’ appuntamento che si è tenuto presso la Cassa Geometri a Roma a conclusione del primo corso in Italia sulla “Sindrome da edificio malato”.
«Quella dei geometri è una categoria insostituibile che si è saputa rinnovare, anche e soprattutto di fronte alla difficile fase storica odierna - ha detto Maurizio Savoncelli, Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati -. Abbiamo di fronte uno scenario particolare e ci confronteremo con il nuovo esecutivo di Matteo Renzi. Sappiamo, comunque, che chi si occupa di territorio non può prescindere da questioni fondamentali quali il dissesto idrogeologico e, tra tutti i fronti possibili, è necessario in realtà cominciare ad affrontare un aspetto come quello che può sembrare banale: la gestione delle acque meteoriche».
Secondo Savoncelli il quadro dell’edilizia è tale che sia i fondi europei, sia le risorse nazionali stanziate – 500 milioni di euro a fronte dei due miliardi richiesti dall’allora ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – non sono sufficienti senza una buona capacità progettuale che spesso manca ai comuni. «Oltre a ciò, è necessario affrontare il tema delle opere incompiute che sono oltre 600 – ha proseguito Savoncelli -. I casi sono due: o si recuperano o si demoliscono. E su questo percorso stiamo lavorando con Legambiente».
Per quanto riguarda linee d’azione di carattere più generale, Savoncelli ha toccato le tematiche del riuso, del recupero del territorio e della sua rigenerazione, facendo operazioni che magari tocchino le aree industriali dismesse e le periferie. «Come professionisti incontriamo anche difficoltà legate alla mancata armonizzazione delle normative, con l’antisismica che magari cozza con l’antiacustica e così via – ha proseguito Savoncelli -. Bisogna anche dire che la nostra categoria possiede di per sé professionisti abilitati alla certificazione, che se si aggiornano diventano certificatori a tutto tondo. E i geometri, vista la vicinanza al cliente finale, sui materiali sono coloro che fanno il mercato».
Per Savoncelli, infine, la materia trattata (la Sindrome da edificio malato, N.d.R) è nuova e chi ha partecipato al corso ha fatto «un investimento su una nuova frontiera». «Pensate a cosa significa – ha concluso Savoncelli – nel riuso avere competenze che sono anche economiche. Si tratta di un aspetto fondamentale, perché mettere in piedi progetti senza un’accurata sostenibilità economica significa, specialmente in un momento di stretta creditizia, fare iniziative che non partiranno mai».
E secondo il Presidente del Consiglio dei geometri la formazione di esperti nell’edificio salubre è un vero e proprio avamposto nell’innovazione e nella qualità dell’edilizia, che avrà un peso determinante anche nella valutazione economica degli immobili.
Proprio su questo punto ha aperto l’intervento Paola Allegri, presidente di “Donne Geometra”. «Questa è una tematica che apre al mercato e può creare lavoro, ma è necessario muoversi con grande professionalità e attenzione che solo i tecnici formati ad hoc possono avere, visto che parliamo di recupero del patrimonio edilizio con materiali naturali per garantire confort abitativo, consulenze relative ai difetti delle costruzioni che possono provocare danni alla salute, con risvolti anche nelle stime immobiliari. Nell’organizzazione della formazione sull’argomento siamo partiti dalla strategia europea 2020, che impone ai professionisti di rinnovarsi in direzione green, con la consapevolezza che l’ambiente da tutelare non è solo quello esterno, ma anche quello interno».
Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità, infatti, in inverno gli ambienti confinati sarebbero più insalubri di quelli esterni, anche in virtù del fatto che negli ultimi cinquant’anni spesso si è costruito con materiali insalubri. «Oggi abbiamo, come geometri, un patrimonio che è composto da cinquanta esperti – ha concluso Allegri -. E a tutela della professionalità acquisita abbiamo deciso di registrare come marchio l’Esperto in edificio salubre».
«Come Consiglio nazionale dei geometri siamo molto attivi sul fronte della formazione professionale fin dal 2005, con corsi altamente specializzati e attinenti alla nostra professione, e ciò non può che fare del bene a tutta la categoria – ci dice, a margine dell’appuntamento, Serafino Frisullo, consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati -. Abbiamo ben 110 collegi, che monitoriamo come Consiglio nazionale per dare loro supporto e per sostenere le richieste d’accreditamento, e che sono una vera e propria fucina di idee. Il nostro obiettivo è la completa applicazione della legge 137/2012, presentandoci in Europa con dei tecnici ben formati. La proposta dell’associazione Donna Geometra circa il corso sulla “Sindrome da edificio malato” è una conferma di ciò che pensiamo da tempo: le donne geometra hanno un plus in più, portando contenuti che arricchiscono tutta la categoria, e ciò è dimostrato da questa iniziativa».
«Per quanto riguarda le malattie legate alle costruzioni, abbiamo una grande necessità di materiali innovativi – ha detto successivamente Nicola Fiotti dell’Università di Trieste -. Ma prima è necessario definire l’origine della Sindrome da edificio malato. Si tratta di una sindrome della quale si è cominciato a capire l’importanza nei dieci anni successivi alla crisi petrolifera, quando si sono dovuti “sigillare” gli edifici per motivi energetici». E i dati di Fiotti sono espliciti. «In Europa ogni anno perdiamo due milioni di anni/vita per l’inquinamento indoor, mentre negli Usa è stato calcolato che l’ambiente confinato insalubre costa a ogni famiglia, in termini di assenza dal lavoro e spese mediche, circa 2.000 dollari l’anno».
Solo con l’efficienza energetica e il controllo della temperatura, secondo Fiotti, si può aumentare del 50% la percezione di essere in buona salute da parte di un individuo. «Se dovessimo raggiungere lo stesso risultato con i mezzi propri della medicina avremmo dei costi sanitari insostenibili – ha concluso Fiotti -. È chiaro quindi che la medicina del futuro è la prevenzione, considerando che non saremo mai in grado di rendere felice un bimbo che dorme al freddo o in presenza di muffe».
E, a ruota, ha ribadito gli stessi concetti, inquadrandoli in un orizzonte allargato, l’Ing. Carlo Patrizio docente all’Università di Roma “La Sapienza” ed esperto di sostenibilità edilizia. «Le città, ormai, consumano oltre i propri limiti fisici e in un prossimo futuro, per l’Organizzazione mondiale della sanità, l’inquinamento urbano sarà una delle prime cause di mortalità», ha detto Patrizio, per il quale bisogna avere un approccio multilivello, interdisciplinare e interscalare nella progettazione. «Non si può più progettare con una sola disciplina e una sola scala – ha concluso Patrizio -. Gli interventi devono essere integrati».
«In prospettiva la certificazione di salubrità diventerà necessaria come quella d’abitabilità, con l’edificio che senza non avrà valore economico poiché non si potrà vendere» – ha detto in conclusione Massimo Murru, avvocato, al quale sono seguite le conclusioni di Paola Allegri che ha detto: «Il risultato di questo corso è un patrimonio che vogliamo consegnare al Presidente Savonecelli. Ogni anno in Svizzera muoiono trecento persone per l’inquinamento da radon e se moltiplichiamo questo numero per un fattore sette (il rapporto che c’è tra gli abitanti della Confederazione Elvetica e l’Italia N.d.R) possiamo avere la percezione di quali siano le dimensioni del problema». Per Allegri, oggi che i geometri hanno iniziato a fare le squadre di professionisti competenti nel problema, la battaglia si sposta sul fronte normativo. «Ora è importante che la certificazione di salubrità sia allegata all’atto notarile di compravendita – ha detto Allegri chiudendo l’incontro -. La salubrità ha effetti sul Pianeta, sulla salute delle persone e, a cascata sui bilanci pubblici, poiché può contribuire, e non poco, alla diminuzione della spesa sanitaria».<div id=”gallery-in-article”>
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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