Fondi contro gli abusi

Il ministero dell’Ambiente, il cui bilancio è stato più volte ridotto negli ultimi anni, ha stanziato dieci milioni di euro, per l’anno in corso, contro l’abusivismo edilizio. Il fondo consentirà ai Comuni la rimozione o la demolizione degli abusi edilizi realizzati in aree interessate dal dissesto idrogeologico.

«Secondo le attuali norme – spiega il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando - le amministrazioni comunali hanno l’obbligo di agire in sostituzione del soggetto inadempiente per poi rivalersi economicamente su di esso per le spese sostenute. Ciò comporta per gli enti locali l’esigenza di rilevanti disponibilità finanziarie immediate. Ma spesso, come sappiamo, queste disponibilità non ci sono. Per far fronte a questa mancanza di risorse il ministero ha stanziato questo fondo che speriamo possa avere una valenza pluriennale in quanto dovrebbe “rialimentarsi”, attraverso il recupero da parte dei Comuni dei soldi investiti, rivalendosi sui soggetti inadempienti».

Il meccanismo, quindi, dovrebbe essere quello del fondo di rotazione che si autoalimenta con gli introiti delle somme dovute, una volta che si è riusciti nell’incasso e dovrebbe avere una duplice valenza. Da un lato consentirà di abbattere in tempi relativamente brevi gli abusi, alcuni dei quali troppo spesso diventano “storici”, mentre dall’altro la rapidità nell’azione da parte dei Comuni scoraggerà i potenziali realizzatori di abusi che spesso giocano sui tempi lunghi dell’azione da parte degli Enti Locali.

«Le risorse – aggiunge il ministro – sono nelle disponibilità del ministero e sono aggiuntive alle norme di legge giá previste e nel caso in cui ci sia una significativa domanda da parte dei Comuni possiamo ipotizzare un incremento ulteriore del fondo». L’ipotesi del ministro circa i numeri dell’operazione con questi fondi è quella della realizzazione di circa un migliaio d’interventi.