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Come ti stampo la casa

La stampa 3D potrebbe cambiare il volto dell'edilizia e della nostra casa, come la robotica ha cambiato quello della manifattura

Scritto da il 13 gennaio 2015 alle 22:23 | 0 commenti

Come ti stampo la casa

Un colpo di mouse sul computer ed ecco che la casa dei vostri sogni rende forma nel giro di 24 ore. Fantascienza? No un futuro prossimo che potrebbe concretizzarsi presto nel mondo dell’edilizia, dove le stampanti 3D promettono realizzazioni rapide, con pochi interventi umani, in luoghi anche remoti e privi d’elettricità e con energia rinnovabile come quella fotovoltaica. La soluzione della stampa a 3D per l’edilizia potrebbe, inoltre, fornire abitazioni d’emergenza nel giro di pochi giorni alle persone colpite dalle catastrofi, oppure rispondere alla domanda di abitazioni a basso costo per i paesi in via di sviluppo, visto che le Nazioni Unite affermano che entro il 2030 saranno piú di tre miliardi gli abitanti della Terra ad avere necessitá di una casa costruita a basso impatto ambientale e con costi limitati, poichè che gran parte di queste persone vive con uno stipendio medio di 3.000 euro l’anno. Fornire soluzioni di questo tipo è una delle sfide che la stampa 3D punta a vincere nei prossimi anni e uno dei prototipi di questa tecnologia è la stampante Giga Delta di quattro metri, realizzata da Wasp Project, una macchina in grado di stampare un’abitazione in contesti complicati grazie alla sua maneggevolezza che consente un trasporto e un montaggio facile e rapido.

«Il nostro obiettivo  – dice Massimo Moretti, fondatore di Wasp Project – è quello di riuscire a stampare case utilizzando solamente le energie rinnovabili e a costi decisamente contenuti. Per questo abbiamo scelto l’approccio delta (con il movimento del solo estrusore) che consente un consumo 10 volte minore rispetto alle stampanti a portale uscite in Cina e negli Stati Uniti. Il fabbisogno di energia della Gigadelta è infatti di circa 300 watt, perfettamente gestibile con una batteria e pochi metri quadri di pannelli solari».

Si tratta di metodologie che sono destinate a cambiare in profondità il mondo dell’edilizia, compreso quello della progettazione architettonica, poichè diventa possibile realizzare edifici di vario tipo e forma anche con complessitá geometriche impensabili fino a pochi anni fa, tramite stampanti che depositano un legante liquido per strati successivi di materiale granulare.

«Possiamo affermare – precisa afferma Enrico Dini, creatore della stampante 3D D-Shape – che grazie al 3D Printing la tecnica manuale che è stata utilizzata fino ad oggi si rinnova e diventa “3D Layering Additive Manufacturing method. Si tratta di un vero e proprio  processo di fabbricazione digitale via computer che apre infinite opportunità per tutto il settore edilizio che finalmente vedrá al tempo stesso da una parte ridurre i tempi di costruzione e dall’altra massimizzare il rapporto fra volume stampato e materiale granulare impiegato».

La stampa 3D in edilizia, quindi, consentirà di aumentare la complessità dei progetti, semplificando la lavorazione e consentendo d’ottenere delle prestazioni inedite. Per esempio sul fronte energetico si potranno miscelare gli isolanti con i cementi ottenendo un’ amalgama specifica per una località, o addirittura per una porzione dell’edificio a seconda dell’orientamento, oppure impiegare in breve tempo nuovi materiali, riducendo così il tempo tra la fase di ricerca e sviluppo e quello d’implementazione tecnologica. Queste tecnologie si potranno vedere a Milano, presso Fieramilanocity durante 3DPrint Hub dal 5 al 7 marzo 2015.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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