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Clima di casa con efficienza
L'Italia è in pole position nella produzione di sistemi per la climatizzazione efficiente
Il semplice condizionatore non basta. Gli utenti, sempre più informati e attenti, oggi scelgono sistemi più “smart” più efficienti dal punto di vista energetico e anche sotto al profilo della flessibilità prestazionale. Si tratta di un comparto industriale che è quasi tutto localizzato al nord, occupa 7.200 lavoratori, fattura 1,4 miliardi di euro l’anno e produce il 62% del proprio fatturato all’estero.
«Secondo le nostre ultime rilevazioni (marzo 2013) – spiega il segretario del Coaer (l’associazione dei costruttori delle apparecchiature e impianti per la climatizzazione e pompe di calore), Giampiero Colli – si conferma il dato negativo di mercato, sia a quantità (-13%) sia a valore (-9%), per i monosplit con potenza superiore a 7 kWe, mentre un dato incoraggiante viene dai sistemi multisplit, che mostrano una performance positiva sia a quantità (+9%) sia a valore (+13%)».
Il mercato dei monosplit è appannaggio di Cina e Giappone, mentre l’Italia e molto forte nel segmento multisplit e delle macchine idroniche.
«Insomma, il condizionatore – prosegue Colli – non è più un semplice elettrodomestico, ma un vero e proprio sistema clima, adatto sia per l’estate che per l’inverno».
Oltre il 50% di questi sistemi climatizzanti realizzati nel Bel Paese sono destinati all’esportazione, «ma noi abbiamo aspettative positive anche sulla ripresa del mercato interno – dice Coll i- perché, finita l’epoca in cui in un’estate si vendevano un milione di apparecchi da 300 euro, i consumatori, una volta che ci sarà la ripresa dei consumi e dell’edilizia, sono pronti a orientarsi verso i prodotti che offrono efficienza, confort e soprattutto risparmio energetico. Come i prodotti italiani, appunto».
I dati Coaer 2013 evidenziano, però, una flessione nella produzione del 6% a quantità, mentre i numeri globali indicano 60mila unità in meno rispetto al 2012. «Si tratta di perdite contenute e anche durante la crisi le imprese italiane – conclude Colli – non sono state con le mani in mano: hanno investito tantissimo nello sviluppo di sistemi e prodotti pompe di calore altamente performanti, passando da un mercato dell’elettrodomestico a un mercato di sistema. E su questo ci sentiamo molto competitivi».
Si tratta di sistemi che oggi, nel caso delle pompe di calore, godono delle detrazioni per l’efficienza energetica e che quindi oltre a produrre risparmi in bolletta, consentono all’utente finale di ridurre il carico fiscale.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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