Architetti e ULI insieme per l’edilizia sostenibile

Non solo i costruttori si muovono sul fronte della bioedilizia. Gli architetti, infatti, tramite il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, hanno aderito alla sezione italiana di Urban Land Institute (Uli), un’importante associazione internazionale no-profit impegnata nella promozione di progetti di alta qualità e sostenibili.

Uli è stata fondata negli anni trenta del secolo scorso negli Stati Uniti e più precisamente a Chicago nel 1936, ha oltre 30mila aderenti in tutto il Pianeta, più di 2.000 nella sola Europa e rappresenta tutta la filiera edilizia di qualità sia nel pubblico, sia nel privato, formando la classe dirigente coinvolta nei processi urbanistici indirizzandola verso la sostenibilità e l’ambiente.

«Siamo certi – si legge in una nota del Consiglio nazionale – che questa alleanza, attraverso una sinergia tra le nostre significative esperienze per lo sviluppo sostenibile della città e del territorio, potrà essere particolarmente efficace nel promuovere in termini realistici azioni di politica comune che consentano al progetto di ‘Riuso’ di diventare prioritario nel rilancio del settore dell’edilizia e nella ripresa dell’intero sistema economico italiano».

«La profondissima crisi del settore – proseguono dal Consiglio nazionale – richiede, infatti, decisioni incisive e condivise dai piú importanti soggetti che operano nel settore professionale, finanziario e imprenditoriale, in modo da poter dimostrare alla politica che si possono anticipare scelte, nell’ambito del principio di sussidiarietà, con l’intento di promuovere idee ed azioni, formulate da soggetti privati, a favore dell’intera collettività. L’assenza di misure per far fronte al dissesto idrogeologico e a quello ambientale e paesaggistico delle nostre cittá, ma soprattutto delle nostre periferie, unita a una mancanza di responsabile semplificazione delle pratiche edilizie e urbanistiche, nonché a quella di certezza e celerità dell’applicazione normativa, stanno, di fatto, impedendo al comparto edilizio e all’intero Paese di uscire dalla crisi”.

«L’ingresso del Consiglio nazionale testimonia la necessità per il mondo delle professioni di fare riferimento alle best practice internazionali che Uli è impegnato a diffondere anche in Italia. – afferma Guido Inzaghi, presidente Uli Italia - La condivisione del principio di sostenibilità ambientale ed economico-finanziaria -spiega- informerà le comuni iniziative indispensabili per promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e il rilancio anche qualitativo del settore immobiliare».

L’iniziativa del Consiglio Nazionale degli Architetti si inserisce all’interno della politica di Rigenerazione Urbana Sostenibile (RIUSO) per limitare al massimo il consumo di suolo e promuovere la qualità urbana e nel costruito.