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Da Ance e Confindustria tre proposte per un'edilizia sostenibile

Efficienze energetica

Ance e Confindustria chiedono più sostegno all’efficienza in edilizia

Le due associazioni hanno avanzato tre proposte al Governo in vista della prossima legge di stabilità

Scritto da il 25 settembre 2015 alle 10:00 | 0 commenti

Ance e Confindustria chiedono più sostegno all’efficienza in edilizia

Il mondo dell’edilizia deve imboccare sempre di più la strada dell’efficienza.  A dirlo non è il solito raggruppamento di associazioni ambientaliste ma gli stessi operatori del settore, a testimonianza di quanto le cose siano cambiate rispetto a tempi non certo lontani. Confindustria e Ance, associazione nazionale dei costruttori edili, hanno infatti presentato una serie di proposte al Governo in vista della prossima presentazione della legge di stabilità.

“Abbiamo deciso di fare questo percorso insieme perché mai come ora il sistema industriale è unito e deciso a fare la sua parte per delineare una nuova politica industriale che guardi verso l’innovazione, la ricerca e la sostenibilità – ha dichiarato il numero di Ance, Claudio De Albertis, secondo cui  - dobbiamo incentivare un processo di sostituzione di tutti quegli edifici che, costruiti  prima degli anni ’70, sono obsoleti ed energivori”.

Nel documento si legge, infatti, come la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano non sia più procrastinabile, considerato anche che la forte riduzione dei valori immobiliari ha comportato un impoverimento delle famiglie italiane. È ritenuto perciò necessario l’avvio di una vera e propria strategia fiscale che incentivi il mercato immobiliare e gli investimenti in efficienza energetica, ritenuta in grado di innescare una vera e propria “crescita industriale”.

Tre, nel dettaglio, sono le proposte avanzate dalle due associazioni già per l’immediato. Per indirizzare in chiave green la scelta di chi deve comprare casa la richiesta è quella della detassazione dell’acquisto di abitazioni nuove in classe A e B e dell’esenzione di IMU, TASI o dalla futura Local Tax fino al 2018. Un’altra proposta è quella di introdurre un’imposta di registro, ipotecaria e catastale fissa nelle operazioni di rottamazione degli edifici inquinanti e di sostituzione con fabbricati di nuova generazione.  Molto importante (e a quanto pare in dirittura d’arrivo) dovrebbe essere la conferma per il 2016 del bonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e la stabilizzazione al 50% degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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