Governo
Ance chiama, Renzi risponde
Per Buzzetti è possibile trovare oltre 6 miliardi per il dissesto. Renzi rilancia sull'edilizia scolastica ma non indica le coperture
«Mettere in sicurezza il territorio italiano fortemente compromesso dal dissesto idrogeologico è la prima manovra economica che il nuovo Governo deve fare. Piccole e medie opere che metterebbero al riparo i cittadini e darebbero lavoro, occupazione e crescita», è questo il messaggio che arriva dall’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, per voce del presidente Paolo Buzzetti e rivolto all’esecutivo guidato da Matteo Renzi.
«Carte alla mano possiamo dimostrare che i soldi per partire ci sono, le competenze pure e le procedure anche per varare subito un grande piano di manutenzione: il Paese non aspetta altro. – afferma Buzzetti, rimarcando il fatto che l’Ance con Legambiente, gli architetti e i geologi ha lanciato la web inchiesta #DissestoItalia che ha già raggiunto le 70mila visualizzazioni.
«Credo che l’Europa ci debba ascoltare. – prosegue Buzzetti – Nessuno può ostacolare l’allentamento del patto di stabilità per mettere in sicurezza scuole, fiumi, edifici pubblici». Secondo l’Ance ci sono ben cinque miliardi degli Enti Locali bloccati dal patto di stabilità che si potrebbero utilizzare e ai quali deve essere aggiunto un miliardo e mezzo di competenza dello Stato e che non è stato speso. «Bisognerebbe esser sordi per non sentire l’appello alla manutenzione e la sicurezza del territorio che viene da tutta la società civile. – conclude Buzzetti – Abbiamo bisogno di questi interventi anche perché l’edilizia è l’unico motore in grado di rilanciare rapidamente l’economia interna».
E l’appello sembra essere stato raccolto da Matteo Renzi nel suo discorso d’insediamento al Senato. «Domani chiederò per lettera a tutti gli 8mila sindaci e ai presidenti delle province superstiti una lettera per chiedere il punto della situazione sull’edilizia scolastica, seguendo una suggestione di Renzo Piano, che ha parlato di rammendare i nostri territori, le nostre periferie. È un’espressione molto bella». – ha detto Renzi, annunciando in pratica il primo piano d’intervento pubblico nell’economia a opera del suo governo – Dal 15 giugno al 15 settembre ci sará un programma straordinario, dell’ordine di qualche miliardo di euro, sui singoli territori in base alle richieste dei sindaci. Di fronte alla crisi economica non si può non partire dalle scuole».
E se dal fronte degli ambientalisti sono arrivati plausi per queste affermazioni, da alcuni analisti e politici sono piovute critiche circa il fatto che il Presidente del Consiglio non abbia indicato le possibili coperture per questi interventi.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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