Si prepara il grattacielo green più alto del mondo
Lavori in corso all’edificio Taipei 101 di Taiwan, per ottenere la certificazione Leed di livello Gold. Per 1,8 milioni di dollari
Photo: Taipei 101
Circa 1,8 milioni di dollari: è la somma appena stanziata dai costruttori per rendere Taipei 101 il grattacielo ”green” più alto al mondo.
Le caratteristiche
L’edificio situato nella zona Est di Taiwan, che conta 101 piani scoperti (per 508 metri di altezza) e cinque interrati, è stato progettato dallo studio di architettura C.Y.Lee & Partners, che ha scelto una forma a bambù con otto moduli incastonati uno sopra l’altro, al di sopra di un basamento piramidale. Un’opera mastodontica, completata nel 2004, che è sorretta da otto colonne d’acciaio (due per ciascun angolo), riempite nei primi 60 piani da un cemento speciale. Il tutto per renderlo capace di resistere a tifoni con venti di burrasca fino a 216 chilometri all’ora e ai più forti terremoti mai registrati nella storia. Una tenuta che è stata confermata durante un terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter registratosi durante i lavori di costruzione.
Conversione green
La somma stanziata è destinata a lavori che andranno a incidere sugli impianti di illuminazione, riscaldamento, raffreddamento e ventilazione. A lavori ultimati, il Taipei 101 sarà in regola per ottenere il Leed, certificazione che viene rilasciata dal Gbci (Green Building Certification Institute), organismo statunitense per l’edilizia verde per gli edifici eco-sostenibili. Sei i parametri presi in considerazione dai certificatori: la sostenibilità del sito; le tecniche di progettazione; i materiali impiegati; l’ottimizzazione delle risorse disponibili; il comfort degli ambienti e la capacità di abbattere le emissioni di Co2 nell’atmosfera attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili. I progettisti contano di raggiungere il livello Gold della certificazione, vale a dire il più alto dopo il Platinum (assegnato alle case passive).
L’investimento si ripaga in tre anni
A conti fatti, la spesa sarà pari a un millesimo del costo resosi necessario per costruire l’edificio (che già all’epoca della costruzione, nel 1999, era stato realizzato con le tecniche più all’avanguardia del momento) e i risparmi attesi in bolletta dovrebbero consentire di rientrare nell’investimento. Con l’aggiunta di un ritorno positivo anche in termini di immagine.
La palma come grattacielo green da record servirà a consolare Taiwan 101, che ha perso di recente il primato edificio in assoluto più alto al mondo; a beneficio del Burj Khalifa, realizzato a Dubai (alto 828 metri) e completato nel gennaio scorso.
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L'autore
Luigi Dell'Olio
Luigi dell'Olio, giornalista pugliese free-lance, vive a Milano, dove si occupa di temi legati all'economia, alla tecnologia e alle energie rinnovabili.
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