Roma non rinuncia alla Marcia per il clima

Contenere il surriscaldamento globale e cambiare i nostri stili di vita in funzione del clima e dunque dell’ambiente. Questo il messaggio diffuso in occasione della Marcia per il clima svoltasi anche a Roma domenica 29 novembre. Alla manifestazione erano presenti più di 15mila persone tra civili, associazioni, esponenti politici, stampa nazionale, il corteo è partito da Campo de’ fiori ed è arrivato ai Fori imperiali dove si è svolto il grande concerto per il clima. «Dobbiamo chiudere con l’era dei combustibili fossili», «Stop al carbone», «Facciamo investimenti utili e diamo opportunità agli imprenditori e non alle speculazioni delle multinazionali» questi solo alcuni dei messaggi scritti sugli striscioni che hanno sfilato per la città. In testa la presidente della Camera, Laura Boldrini con l’ambasciatrice di Francia Catherine Colonna, e un grande striscione con la scritta: ‘Cop 21, un vero accordo per cambiare’. La marcia è stata organizzata da Avaaz, l’organizzazione non governativa internazionale istituita nel 2007 a New York che promuove attivismo su tematiche quali il cambiamento climatico, i diritti umani, i diritti degli animali, la corruzione, la povertà e i conflitti. Si è svolta in contemporanea in 150 paesi e 2.300 eventi in tutto il mondo,  a Melbourne, in Australia, la marcia si è tenuta sabato, in piazza sono scesi dai 30 ai 60 mila manifestanti, in migliaia anche a Beirut, a Dakka in Bangladesh, mentre in Europa hanno aderito tutte le grandi capitali come Madrid, Copenaghen, Amsterdam, Berlino.

A Parigi, ancora blindata in seguito agli attacchi terroristici, il corteo è stato proibito per questioni di sicurezza, in sostituzione della marcia sono state raccolte centinaia di scarpe donate da politici e personaggi dello spettacolo messe in terra su Place de la Concorde, tra i donatori anche Papa Francesco. Alcuni manifestanti però, autodefinitisi «AntiCop21» hanno sfidato i divieti di Parigi e sono scesi in piazza a Place de la Republique provocando gli scontri con le forze dell’ordine e i lanci di lacrimogeni.

Nella capitale francese inizia oggi il vertice sul clima dell’Onu COP21, con 147 capi di stato e di governo e 40mila delegati. In occasione della conferenza, che si svolgerà a Le Bourget, verrà siglato un accordo tra tutti i Paesi della comunità internazionele per limitare il riscaldamento climatico ed evitare una catastrofe ambientale irreversibile. Il presidente francese Francois Hollande con il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon attendono fra gli altri, Barack Obama, Xi Jinping, Vladimir Putin e Narendra Modi. L’accordo che la comunità internazionale è chiamata a definire punta a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi rispetto ai livelli dell’era pre-industriale.

Fotogallery #marciaperilclima di Roma a cura di Sergio Ferraris.