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Ancora in commercio le lampadine inefficienti?

Illuminazione

Rischia di slittare la messa al bando delle lampadine inefficienti

La Ue potrebbe decidere di lasciare le lampadine inefficienti in commercio anche dopo il 2016

Scritto da il 16 aprile 2015 alle 14:18 | 0 commenti

Rischia di slittare la messa al bando delle lampadine inefficienti

Legambiente lancia l’allarme: le lampadine inefficienti rischiano di rimanere ancora in circolazione. Il  18 aprile si è riunita a porte chiuse a Bruxelles la commissione tecnica sulla direttiva Ecodesign, per votare su efficienza energetica e illuminazione. I rappresentanti dei governi europei potrebbero decidere di allungare i tempi di messa al bando delle lampadine di classe C e inferiore, l’ormai inarrestabile transizione del mercato verso le luci a Led. L’Unione Europea aveva deciso, nel 2009, di mettere al bando a partire da settembre 2016 tutte le lampadine di classe C ed inferiore, a esclusione dei faretti direzionali. Ma, per effetto anche della retromarcia delle associazioni industriali, nel 2014 i governi ceco, francese, tedesco italiano, polacco, portoghese e slovacco si sono dichiarati favorevoli a un posticipo della messa al bando di queste lampadine, nonostante i progressi effettuati dall’illuminazione a Led.

“La sola illuminazione in Europa – commenta Davide Sabbadin, responsabile efficienza energica di Legambiente - brucia 340TWh di elettricità ogni anno: l’equivalente del consumo elettrico domestico complessivo di Italia, Francia e Regno Unito. Un posticipo di due anni della messa al bando delle lampadine peggiori significherebbe rinunciare a 33TWh di risparmio energetico, perché i consumatori continuerebbero a comprare lampadine inefficienti, e gonfiare di 6,6 miliardi di euro la bolletta energetica europea. In base a una proiezione basata sulla popolazione, 780 milioni di euro per l’Italia. Aggraveremmo la già pesante spesa pro capite in paesi ad alto costo dell’energia come l’Italia, metteremmo a rischio il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica europei e perderemmo un’ulteriore buona occasione per liberarci di un pezzo della nostra dipendenza dalle fonti energetiche extra europee”.

Anche perché le tecnologie appaiono ormai mature: un recente rapporto dell’Agenzia danese per l’energia e di CLASP ha smentito anche la presunta non capacità dei led di modulare l’intensità luminosa. Un successivo studio dei governi svedesi, belga e di CLASP ed ECEEE ha dimostrato che 15 lampadine a led su 17 tra quelle testate sono conformi ai requisiti della direttiva Ecodesign.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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