Mobilità sostenibile
Mobilità eco-friendly: accordo Eni e Enel per le auto elettriche
Due colossi italiani dell’energia, Eni e Enel, hanno deciso di unire le proprie forze per incentivare l’utilizzo dell’auto elettrica
La mobilità del domani passa attraverso le auto elettriche. Lo confermano i dati di vendita. Lo conferma l’interesse sempre più crescente dei distributori della rete stradale e autostradale. Certo, l’Italia ha ancora molta strada da fare rispetto agli altri Paesi europei, colpa di incentivi statali non sempre vantaggiosi e della mancanza di infrastrutture di ricarica capillari. Qualcosa però finalmente si sta muovendo grazie a due colossi italiani dell’energia: Eni e Enel, che hanno deciso di unire le proprie forze per incentivare l’utilizzo dell’auto elettrica.
A partire da marzo, nei distributori della rete stradale ed autostradale – le Eni station – arriveranno infatti colonnine di ricarica elettrica ad alta velocità, realizzate in cooperazione con Enel grazie a un accordo che potrebbe rovesciare l’attuale situazione di svantaggio infrastrutturale italiano nell’ambito della mobilità elettrica. Il piano prevede l’installazione di colonnine di ricarica su un totale di circa 4.700 aree di servizio Eni. La ricarica potrà avvenire rapidamente grazie a potenze fino a 43 kW. Per un “pieno” potrebbe così bastare mezz’ora. Benefici per l’automobilista, specialmente sulla lunga distanza finora scoperta, dato che 127 delle aree di servizio interessate si trovano sulla rete autostradale. Benefici anche per Enel, che grazie a questo accordo potrà quintuplicare il numero di punti di ricarica pubblici oggi gestiti. Le installazioni verranno condotte con un preciso piano geografico, così da creare macroaree di copertura contigua. Si dovrebbe partire dall’Emilia Romagna riallacciandosi a una sperimentazione Enel già in atto.
Particolare importanza inoltre rivestirà la tariffa flat EnelDrive con cui sarà possibile caricare la propria auto elettrica senza limiti, con energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili, per una quota fissa mensile di 25 euro nel caso della ricarica pubblica e 80 euro per quella privata comprensiva del noleggio della colonnina privata e della relativa assistenza. È da tempo ormai che i due colossi italiani guardano alle fonti sostenibili. Poco tempo fa Enel, il cui fatturato supera i 74 miliardi di euro, ha investito 21 milioni di euro in 129 progetti che verranno realizzati in Europa, America Latina, Stati Uniti e Russia per la tutela della biodiversità legata ad un’energia sostenibile al 100 per cento. Anche Eni, con ricavi per 109,8 miliardi, è impegnata nella ricerca e nello sviluppo tecnologico sulle energie rinnovabili. Il suo ultimo programma è focalizzato proprio sulla conversione dell’energia solare e sulla produzione di biocombustibili.
Articolo a firma di Enza Petruzziello.
Condividi
Tag
L'autore
Redazione Web
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...