News/innovazione
Il caffè che aiuta la sostenibilità
Un rifiuto organico come i fondi di caffè diventa una risorsa. Il caffè si trasforma in inchiostro.
Il caffè incontra la stampa. Non stiamo parlando di un nuovo gadget tecnologico come una stampante che fa il caffè e magari vi avverte quando è pronto tramite l’apposita, ed ennesima, App, ma di un inchiostro da stampa o da scrittura, naturale ed ecologico, che è ottenuto dai fondi del caffè. Si chiama CaffèInk ed è l’invenzione migliore che è stata premiata da una giuria mista fatta da addetti ai lavori e pubblico a conclusione della scuola estiva Journey di Klimate-Kic, il programma formativo europeo sul cambiamento climatico promosso dall’Unione europea e supportato in Italia da Aster: la societá della Regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale.
Il team di ricerca che ha inventato CaffeInk è composto da cinque studenti europei di scienze aziendali e ambientali ed ha realizzato un sistema per l’estrazione di pigmenti di inchiostro dai fondi di caffè, con lo scopo di aumentare la sostenibilità dell’inchiostro. Sono sufficienti i fondi di tre caffè per realizzare una quantità d’inchiostro sufficiente a una penna a sfera. Sono stati oltre cinquanta i business plan esaminati dalla giuria che vanno dall’innovazione applicata ai rifiuti alimentari ai progetti green, alle confezioni ecologiche e al riciclaggio di tessuti.
«Sono stato molto colpito dalla passione pura e dalla creativitá degli studenti quando si trattava di sviluppare idee originali – ha affermato Tabor Smeets, membro della giuria di esperti delle finali di Bologna e direttore finanziario dello Schiphol Airport Group di Amsterdam – era importante che i ragazzi capissero da subito che avere successo nel business comporta ben piú che la creazione di un grande prodotto o di un servizio: si tratta di vedere e comprendere la situazione nel suo insieme».
Oltre a Caffeink gli 2 altri business plan premiati dal pubblico e dalla giuria di esperti presenti a Bologna sono state Medmatic e Green Dome. Il primo è un sistema automatico di erogazione del farmaco che riduce i rifiuti di imballaggio, elimina l’errore umano e riduce i costi ospedalieri, mentre il secondo è una serra che consente l’uso di risorse idriche non convenzionali, come l’acqua salata e l’acqua inquinata, grazie a un sistema di distillazione alimentato dall’energia solare. La Summer School ha coinvolto diciotto paesi in tutta Europa e ha avuto come focus l’educazione degli studenti all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla mitigazione del loro impatto, a fornir loro competenze imprenditoriali pratiche ed esperienza.
Condividi
Tag
L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...